Venerdì 19 Aprile 2024
Il sindacato riapre la vicenda che sembrava chiusa sul destino di 14 lavoratori


Addetti rifiuti S. Teresa, "Assunzioni farlocche nella Srr": la Cgil attacca l'Ispettorato

di Andrea Rifatto | 28/08/2017 | ATTUALITÀ

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“L’assunzione dei lavoratori rifiuti di S. Teresa di Riva nella Srr è fittizia, altro che status di dipendenti della società pubblica, come scrive il dirigente dell’Ispettorato del Lavoro, Gaetano Sciacca”. La denuncia arriva dalla Fp Cgil di Messina, che riaccende i riflettori su una vertenza che ha animato il dibattito tra gennaio e marzo e che sembrava definitivamente chiusa. Dopo mesi di tentennamenti, infatti, i 15 lavoratori dell’Ato Me4 in servizio bella cittadina jonica (scesi poi a 14 dopo un licenziamento), che da maggio 2016 avevano prestato servizio in comando presso la ditta Onofaro Srl, che svolge i servizi ambientali dell’Aro comunale, erano stati licenziati dalla società d’ambito in liquidazione per essere assunti subito dopo dalla Società di regolamentazione rifiuti Messina Area Metropolitana (Srr), così come previsto dalla Lr. 9/2010, e passare alla Onofaro con la formula del trasferimento del contratto, secondo le linee guida fissate dall’Ispettorato del Lavoro. “La soluzione del dirigente Sciacca somiglia al gioco delle tre carte e fa credere a tutti di voler tutelare i lavoratori ma così non è” – sostiene la Fp Cgil con la segretaria generale Clara Crocè che ricostruisce i passaggi della vicenda. “Dopo il licenziamento dall’Ato Me4, Renato Accorinti, nella qualità di legale rappresentante della Srr, il 13 marzo comunica ai lavoratori il transito alla Srr e un minuto dopo gli stessi vengono assunti dalla Onofaro tramite cessione del contratto alla ditta, la quale nella qualità di datore di lavoro ne assume la responsabilità gestionale, operativa e disciplinare, anche per quanto concerne l’assicurazione e l’erogazione delle retribuzioni. Accorinti – prosegue Crocè – specifica nella lettera di assunzione che il lavoratore che alla scadenza del contratto cesserà il rapporto di “utilizzo” con la società consortile, ritorna nella disponibilità della Srr, potendola concedere ad un nuovo gestore”. Per il sindacato ciò costituisce quindi “un’assunzione farlocca”.

La Fp Cgil ricorda poi come dovesse essere firmata una convenzione tra Srr-ditta e Comune di S. Teresa per assolvere a tutte le incombenze datoriali di competenza della Srr, viste le difficoltà economiche e finanziarie e gestionali della Società così come messo nero su bianco dal dirigente dell’Ispettoraro. “Convenzione di cui non abbiamo traccia e chiediamo a Sciacca di trasmetterla, perché al momento l’unico dato di fatto è il licenziamento dalla Srr e l’assunzione dei 15 presso la Onofaro – aggiunge Crocè – tanto è vero che la Srr non ha mai aperto nessuna posizione previdenziale e nessun libro matricola. I lavoratori transiteranno da un appalto ad un’altro come succede nel settore dei servizi sociali e come è accaduto in questi anni in tutta la Sicilia, perché la Legge regionale n.9 non funziona e lo scrive anche l’Anac: perchè esportare il modello S. Teresa a Messina? Forse per qualche titolo sui giornali che tanto piacciono all’ingegnere Sciacca? Considerato che abbiamo appreso che l’Ispettorato del Lavoro espleta funzioni di consulenza – conclude la Fp Cgil di Messina – può chiarire se tale procedura abbia messo al riparo i lavoratori dall’applicazione del Jobs act?”.


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