Venerdì 19 Aprile 2024
Una proposta che sta suscitando interesse tra cittadini ed istituzioni


"Declassiamo l'A18": maggiore accessibilità per la riviera jonica

di Gianluca Santisi | 10/08/2013 | ATTUALITÀ

2624 Lettori unici | Commenti 3

Una proposta che possa essere non solo risolutiva del problema della viabilità nella riviera jonica, ma anche compatibile con il territorio ed economicamente sostenibile. Con un obiettivo quasi utopistico ma estremamente affascinante: rendere i centri costieri un'unica “town car free”, definita “La città lineare”. L'idea è di un gruppo di professionisti capitanati dagli architetti Giovanni Garufi e Francesco Gregorio. Tutto ruota attorno al declassamento della A18 da autostrada a strada extraurbana a scorrimento veloce dalla barriera di Tremestieri, o dal previsto svincolo di Scaletta–Itala, alla barriera (da realizzare) di S. Alessio. “La declassifica da autostrada a strada extraurbana – spiegano i due - consentirebbe la realizzazione di accessi meno vincolati normativamente che potrebbero collegarsi alla viabilità comunale e provinciale esistente, senza prevedere necessariamente un imbocco-sbocco unico e conseguentemente impegni economici e di territorio meno onerosi”. Iil risultato sarebbe quello di spostare la maggior parte del traffico veicolare, specie quello pesante, dalla Ss114 e dai lungomare alla A18. “Ma per fare ciò - aggiungono Gregorio e Garufi - è necessario rendere l’A18 accessibile da tutti i centri urbani compresi nella zona di interesse, sia quelli costieri che quelli collinari”. E mentre si parla di svincoli, come quello di S. Teresa o quello di Alì Terme, che prevedono investimenti ingenti e tanti passaggi burocratici, la proposta di declassamento dell’A18 sembrerebbe più semplice da attuarsi (basta un atto amministrativo), ma soprattutto poco invasiva e sostenibile sia territorialmente che economicamente. “Con i 18 milioni di euro che attualmente il Cas ha in dotazione per la realizzazione dello svincolo di Alì Terme – spiegano gli arch. Garufi e Gregorio - si possono tranquillamente realizzare i tre previsti mini-svincoli di Scaletta-Itala, Nizza-Alì Terme e S. Teresa-Baracca, oltre l’eventuale barriera a S. Alessio. La decisione di attuare la declassifica dell’A18 spetta ai politici. Ma per fare le cose semplici è necessaria, per i politici, una forte motivazione”. Su Facebook, intanto, a sostegno dell'iniziativa è stato creato un gruppo che conta già circa 150 adesioni.


COMMENTI

giovanni garufi | il 10/08/2013 alle 13:33:24

grazie. Ora più che mai è necessaria la massima condivisione della proposta.

Pippo Sturiale | il 12/08/2013 alle 10:19:36

Senza la previsione di un'AUTOSTRADA il declassamento equivarrebbe ad un ulteriore passaggio ad una classe inferiore. Dopo lo schifo delle ferrovie antidiluviane ... e non attraversano lo stretto, non avremmo più autostrada: chi vieterebbe 'e Putioli (Botteghelle per i nordici!) di rivendicare un proprio svincolo e chi potrebbe contestare chi dice che è la politica che si declassata alla più bassa categoria!?

Giuseppe | il 10/09/2013 alle 14:50:38

Idea troppo innovativa per i politici Siciliani. Al nord tutto questo è gia' realtà. Per ogni 10 km di Autostrada c'e' uno svincolo per consentire alle comunità locali di svilupparsi. Povera Sicilia..... e Siciliani... Fate attenzione quando votate, scegliete chi tutela i vostri interessi.

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