Mercoledì 11 Dicembre 2024
Bocciato dalla Regione il progetto di ampliamento della struttura già esistente


S. Teresa, addio definitivo al finanziamento per il Centro rifiuti

di Andrea Rifatto | 16/09/2018 | AMBIENTE

2148 Lettori unici

Il Centro raccolta rifiuti di Catalmo

S. Teresa di Riva dice addio in via definitiva al finanziamento chiesto per ampliare il Centro comunale di raccolta rifiuti. Il Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti ha pubblicato gli elenchi finali dei progetti ammessi e di quelli esclusi ai fondi stanziati con l’Avviso pubblico per la realizzazione-ampliamento-potenziamento-adeguamento dei Ccr siciliani, per i quali nell’aprile 2017 la Regione ha messo a disposizione dei Comuni 25,5 milioni di euro derivanti dalle economie delle risorse Fsc-Osd attribuite alla Sicilia con Delibera Cipe del 2012. S. Teresa era già stato escluso dalla graduatoria a novembre 2017 per la mancanza dei requisiti di ammissibilità (piano di comunicazione) e il mancato raggiungimento del punteggio minimo di 65 punti su 100, essendosi fermata a 63. Il progetto da 448mila 954 euro prevedeva l’ampliamento del sito di contrada Catalmo su un terreno limitrofo per il quale l’Amministrazione comunale ha speso 230mila euro per acquistarlo dalla Ing. Paolo Arcovito Costruzioni Srl, in base a un accordo che ha portato la società a non proseguire con il ricorso al Tar contro il Comune per la controversia relativa all’area dove sorge oggi il Ccr, che secondo i proprietari del terreno ceduto all’Ente pubblico dopo la lottizzazione era vincolato a parcheggio. Un terreno da 1.890 mq, quello comprato dal Comune, che rimane per il momento inutilizzato. Dopo la prima bocciatura il Comune ha presentato richiesta di riesame in autotutela, che però non è stata accolta, anzi il punteggio assegnato è perfino sceso da 63 a 55. Adesso l’Ente può tentare la strada del ricorso al Tar entro 60 giorni o al presidente della Regione entro 120. Ecco i motivi dell’esclusione dal finanziamento.

Per quanto riguarda la presenza di azioni di informazione e sensibilizzazione connesse alla realizzazione e gestione del Ccr, la commissione valutatrice non è riuscita ad evincere dalla descrizione nella scheda che gli incontri informativi e formativi, avvenuti nel 2016, abbiano avuto anche lo scopo di informare la popolazione sull’ampliamento del Ccr esistente e sulla sua gestione. Il piano di sensibilizzazione allegato al piano di intervento non fa inoltre cenno all’ampliamento e alla gestione del Ccr. Per quanto riguarda l’attribuzione del punteggio, sono stati confermati i 15 punti per la riduzione dei rifiuti in discarica, visto che l’argomentazione prodotta è risultata plausibile: infatti essendo la raccolta differenziata, come dichiarato dal Comune, sufficientemente spinta nel 2016, la possibilità di incremento risulta ridotta ma se i dati sono confrontati con le percentuali del 2015 l’incremento supera il 50%. Altri 10 punti sono stati assegnati per la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici, 7 per la popolazione e 3 per la presenza di incentivazioni; per quanto riguarda l’attribuzione di 15 punti per l’individuazione del soggetto gestore, non è stato trasmesso alcun atto perfezionato di individuazione del gestore con la documentazione a corredo dell’istanza del 12 luglio 2017; altri 3 punti, anche se non sono presenti azioni di informazione e sensibilizzazione connesse alla realizzazione e gestione del Ccr, sono stati confermati per la parte relativa all’adeguatezza della strategia di informazione e sensibilizzazione alla raccolta differenziata nei confronti degli utenti. Nulla da fare, invece, per i 10 punti relativi alla presenza di protocolli di intesa con i consorzi di filiera, visto che come confermato dal Comune non è stata trasmessa con l’istanza di luglio 2017 alcuna documentazione o dichiarazione a dimostrazione di tali convenzioni; la commissione ha poi attribuito 10 punti per il livello di automazione del Ccr anche se non sono presenti nel progetto sistemi per l’identificazione dell’utenza con carta nazionale dei servizi o tessera sanitaria e rilevazione dei pesi dei rifiuti conferiti. Non attribuibili i 5 punti per la previsione di ricorso al Green Public Procurement (Gpp) ossia acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione e per finire sono stati concessi 0 punti per la percentuale di differenziata nel 2015, perché l’Ispra riporta per quell’anno un valore dell’8,29%.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.