Mercoledì 11 Dicembre 2024
Crisi in 18 comuni, parla il commissario. Ripresa la raccolta a Nizza e Fiumedinisi


Rifiuti, "Ato Me4 senza soldi, ho chiesto di commissariare i Comuni"

di Andrea Rifatto | 31/08/2018 | AMBIENTE

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Rifiuti ieri a Nizza e il commissario Mannone

“In cassa non abbiamo un euro, se i Comuni pagassero le fatture potremmo garantire i servizi, altrimenti sarà crisi totale”. A parlare è il commissario straordinario dell’Ato Me4, Francesco Mannone, che in questi giorni si trova a gestire una situazione è molto difficile. Sul conto corrente della società ci sono poco più di mille euro, cioè nulla e il debito nei confronti della società d’ambito in liquidazione ammonta a 6,5 milioni da aprte di 18 Comuni: Antillo, Castelmola, Fiumedinisi, Francavilla, Forza d’Agrò, Gaggi, Giardini, Graniti, Itala, Malvagna, Mojo Alcantara, Nizza , Roccalumera, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria, Sant’Alessio, Savoca e Scaletta. In regola risultano Taormina, Letojanni, Gallodoro, Casalvecchio, Mandanici, Alì Terme e Alì. L’emergenza esplosa martedì per la chiusura della discarica di Catania è solo la punta dell’iceberg di uno stallo che va avanti da mesi, anzi anni. Tra i morosi “eccellenti” Giardini, Forza d'Agrò, Sant’Alessio, Roccalumera, Itala, Francavilla e Graniti, comuni con debiti sopra i 500mila euro ciascuno e che in diversi casi devono saldare fatture anche del 2016 e 2017. “Il 15 giugno al mio arrivo ho trovato un’anomalia – spiega Mannone – ossia l’assenza dei contratti di conferimento tra i Comuni e la Sicula Trasporti, come previsto dalle ordinanze regionali. Allora ho chiesto agli enti e alla discarica di adoperarsi dall’1 luglio per stipularli, qualche amministrazione l’ha fatto ma molte altre no. Al gestore della discarica ho versato 606mila euro in due tranche (436mila e 170mila) e di tutta risposta ho ricevuto una nota in cui si chiedeva all’Ato Me4 di versare entro sei mesi i 3 milioni di euro arretrati: ho fatto presente che fin quando non avessi ricevuto le somme dai Comuni non avrei potuto e quindi il soggetto liquidatore ha convocato per il 10 agosto i sindaci per metterli a conoscenza di questa grave situazione. Ma all’incontro si sono presentati in due-tre e quindi ho dovuto far partire le diffide (per l’ennesima volta, ndc) perché altrimenti l’Ato va in crisi finanziaria”. Il commissario ricorda come sia necessario pagare le spese dei mezzi, del personale e che anche piccoli artigiani avanzano somme dall’Ato, rischiando di fallire. “Ho chiesto alla Regione di commissariare i Comuni affinchè vengano versate le somme all'Ato, come previsto dall’ordinanza – evidenzia Francesco Mannone – perché dare un incarico legale per recuperare le somme costerebbe troppo, ho agito da buon padre di famiglia nella tutela degli interessi pubblici. I sindaci continuano a contattarci ma se la Sicula Trasporti non si vede arrivare 500mila euro non riaprirà i cancelli della discarica, anche se questo atteggiamento è sbagliato, perché si tratta di interruzione pubblico servizio e per questo li ho già diffidati. Io sono pronto a girare loro le somme non appena mi arriveranno dai Comuni”. Il commissario dell’Ato Me4 ha suggerito alla Sicula Trasporti di siglare i contratti con i Comuni ma la società si rifiuta, perché pretende che vengano pagati prima gli arretrati all’Ato. Un cane che si morde la coda. E i rifiuti rimangono sotto il sole.

Raccolta rifiuti a rilento. I cassonetti in diversi comuni continuano a rimanere stracolmi, in particolare a Giardini Naxos. Le amministrazioni di Sant'Alessio, Savoca e Scaletta hanno informato i cittadini che la raccolta dell’indifferenziata subirà uno stop, invitandoli a ridurre i conferimenti. Ieri la situazione si è sbloccata a Nizza e Fiumedinisi, i cui sindaci si sono rivolti al prefetto per denunciare i rischi per l’incolumità pubblica e l’interruzione di pubblico servizio tale da causare problematiche igienico-sanitarie. “Giusto che il soggetto privato, gestore della discarica, pretenda ciò che gli spetta da Ato Me4 – commenta il sindaco di Fiumedinisi, Giovanni De Luca, capofila dell’Aro Valle del Nisi – ma è altrettanto corretto far valere tutto ciò tramite gli strumenti previsti dalla legge, tra i quali a nostro avviso non vi è certo quello praticato nei confronti dei Comuni. Alla fine è prevalso il buon senso da entrambe le parti. Naturalmente abbiamo saldato qualche fattura come singoli Enti, anche perché non essendo più serviti da Ato Me4 abbiamo delle convenzioni singole per scaricare. Come già certificato nei mesi scorsi, il Comune di Fiumedinisi ha versato il 100% delle somme incassate dai ruoli Tari per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Ovviamente ci siamo anche attivati da tempo per riscuotere quanto ancora dovuto dagli utenti, in media il 35% dei ruoli totali per anno". Situazione analoga a Nizza, che ieri ha pagato quattro fatture: per quanto riguarda il 2017 il Comune nizzardo ha versato per il 2017 520mila euro di fatture a fronte di 490mila di entrate derivanti dai cittadini per l’imposta rifiuti, mentre nel 2018 sono stati versati 200mila euro a fronte di 60mila di entrate. La raccolta nei due comuni è ripresa ieri sera e a Nizza è stato utilizzato anche un bobcat per rimuovere i sacchetti accatastati in strada accanto ai cassonetti.


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