Mercoledì 13 Novembre 2024
Fondi dalla Regione per costituire le associazioni e utilizzare impianti condivisi


Comunità di energie rinnovabili, finanziamenti a 29 comuni per promuovere l’autoconsumo

di Andrea Rifatto | 08/10/2022 | AMBIENTE

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I Comuni devono mettere a disposizione le aree

L’obiettivo è promuovere l’autoconsumo, massimizzare il consumo locale dell’energia e abbattere i costi energetici per cittadini e imprese: toccherà adesso alle amministrazioni locali lavorare per raggiungerlo. Sono 29 i Comuni della zona jonica e della valle dell’Alcantara che hanno ricevuto dalla Regione i contributi per costituire le Comunità di energie rinnovabili e solidali, stanziati dall’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità. In Sicilia sono state ammesse a contributo 301 domande, per un importo di 3 milioni 835mila 338 euro di contributi previsti, a fronte dei 5 milioni disponibili. Le Comunità di energie rinnovabili sono associazioni composte da cittadini, condomìni, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali, piccole e medie imprese, cooperative, che uniscono le forze per dotarsi localmente di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili e superare l’utilizzo delle fonti fossili, diffondendo la produzione e la condivisione “virtuale” ma anche nuove forme di efficientamento energetico e di riduzione dei consumi. In totale nel comprensorio sono stati assegnati 320mila euro, così ripartiti: Alì 10mila 109; Alì Terme 11mila 500; Antillo 10mila 228; Castelmola 10mila 392; Fiumedinisi 10mila 612; Forza d’Agrò 10mila 216; Francavilla di Sicilia 12mila 643; Furci Siculo 12mila 173; Gaggi 12mila 092; Gallodoro 9mila 796; Giardini Naxos 13mila 253; Graniti 10mila 676; Letojanni 11mila 771; Limina 10mila 167; Malvagna 10mila 072; Mandanici 9mila 970; Mojo Alcantara 10mila 074; Mongiuffi Melia 9mila 975; Motta Camastra 10mila 162; Nizza di Sicilia 12mila 421; Pagliara 10mila 434; Roccafiorita 9mila 651; Roccalumera 12mila 815; Santa Domenica Vittoria 10mila 279; Santa Teresa di Riva 13mila 247; Sant’Alessio Siculo 10mila 724; Savoca 10mila 865; Scaletta Zanclea 11mila 182 e Taormina 11mila 681 euro. 

I Comuni devono individuare un nucleo iniziale minimo di partecipanti alla Cer, tra cui necessariamente gli enti locali, favorendo la presenza di almeno uno o più impianti da mettere nella disponibilità della Comunità, con l’obbligo di mettere a disposizione un’area comunale e valutare la realizzazione di un impianto, individuare forme di finanziamento per la realizzazione di almeno un impianto a un soggetto terzo oppure aggregare i soggetti disponibili a mettere nella disponibilità delle Comunità i propri impianti, facendosi carico della costituzione della Cer dal punto di vista giuridico. Il sindaco dovrà essere indicato come presidente della Comunità da costituire. L’autoproduzione e la condivisione “virtuale” di energia da fonti rinnovabili rappresenta oggi un’opportunità di sviluppo locale in chiave di sostenibilità ed economia circolare: se da una parte c’è la necessità di aumentare la capacità di produzione energetica da fonti rinnovabili, dall’altra è importante massimizzare l’efficienza energetica e le Comunità di energie rinnovabili rappresentano un modello innovativo. In ogni caso non più del 30% della potenza asservita alla Cer potrà derivare da impianti già allacciati alla rete.


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