Martedì 23 Aprile 2024
Le loro salme rimasero nel locale cimitero fino al 1962, quando vennero traslate a Catania


Quei militari caduti nel 1943 sulla spiaggia di S. Teresa di Riva

di Salvatore Coglitore | 23/02/2015 | STORIA

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La cerimonia di consegna delle salme nel 1962

Era il 5 luglio 1962 e, dopo quasi vent’anni, le salme di tre militari caduti nella Seconda Guerra Mondiale vennero traslate dal cimitero di Santa Teresa di Riva e consegnate all’Ispettore generale ten. col. Paolo Barbera per essere portate nell’ossario dei Cappuccini di Catania. I tre militari erano: il caporal maggiore Remo Trento, nato a Schiavon (Vi) il 10 aprile 1922 e morto il 31 luglio 1943; il soldato Autieri Pizzeri (al momento non abbiamo sue notizie biografiche); il soldato Luigi Di Gennaro, nato a Corato (Ba) l’11 giugno 1906 e morto il 29 luglio 1943. Facevano parte della 213^ Divisione costiera e del presidio militare comandati dal tenente Malambrì e morirono nella spiaggia di Santa Teresa di Riva a causa di una bomba aerea sganciata il 29 luglio 1943. La cerimonia di consegna delle tre salme venne celebrata in piazza Municipio, ai piedi della stele dedicata ai caduti di tutte le guerre, dove erano presenti l’Associazione Nazionale Combattenti, col fiduciario cav. Giuseppe Melita, tanti reduci di guerra con la bandiera (si riconosce il primo da sinistra, Antonino Ardito Creta) e corona fiorita, l’Associazione Carabinieri in congedo, il vice sindaco cav. Alessandro Turiano, i sacerdoti Salvatore Bonsignore del Santuario Madonna del Carmelo e Salvatore Rigano della chiesa Madonna di Portosalvo, il tenente colonnello Barbera, inviato dal Ministro della Difesa, e tanti cittadini. Le tre cassette contenenti le ceneri dei militari furono sorrette dai reduci di guerra, tra cui si riconoscono Giovanni Cami (al centro, scomparso nel 2014) e Peppino Lo Giudice (a destra), dopo che venne recitata una preghiera e impartita la benedizione da parte del sacerdote Bonsignore, con il saluto commosso da parte del vice sindaco e del delegato del Ministero. Il corteo, tra due ali di folla, si avviò verso la sede dell’Associazione dei Caduti di via Francesco Crispi, dove venne reso l’ultimo saluto alla bandiera. Le tre cassette contenenti le salme dei militari vennero poste su un auto-furgone militare e subito dopo il corteo si avviò lentamente fino a Sant’Alessio Siculo (limite del mandamento) per poi proseguire verso il cimitero di Catania.
Ringrazio Fabrizio Sergi per la collaborazione alle ricerche 

Più informazioni: estate 1943  


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