Venerdì 19 Aprile 2024
Sentenza di appello del processo: rimane pesante la condanna per l'ex tecnico del Messina


Dirty Soccer, ridotta a tre anni e sei mesi la squalifica a Di Napoli

di Redazione | 07/03/2016 | SPORT

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Arturo Di Napoli

La Corte Federale d’Appello della Figc ha ridotto a tre anni e sei mesi la squalifica all’ex allenatore dell’Acr Messina Arturo Di Napoli. In primo grado il tecnico milanese, alla guida dei giallorossi fino al 3 febbraio scorso quando è stato sostituito da Lello Di Napoli, era stato condannato a quattro anni di squalifica e ad un’ammenda di 35mila euro dalla Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale. Ridotta la pena, in parziale accoglimento del ricorso, è stata invece aumentata la sanzione pecunaria, che passa da 35mila a 50mila euro. La sentenza è stata pubblicata stamane dopo le decisioni assunte nelle riunioni tenutasi in Roma il 26 e 27 febbraio dalla Corte presieduta da Gerardo Mastrandrea. Arturo Di Napoli viene ritenuto colpevole di illecito sportivo aggravato in quanto gli viene contestata la responsabilità oggettiva relativamente ad una presunta combine della gara L’Aquila-Savona del 23 novembre 2014 (Campionato di Lega Pro-girone B). Secondo la ricostruzione dell’accusa, l’alterazione della gara sarebbe stata organizzata da Ercole Di Nicola, all’epoca dei fatti responsabile Area tecnica de L’Aquila, con l’ausilio dell’allenatore del Savona Di Napoli e del suo collaboratore Massimiliano Solidoro; in particolare Di Nicola, secondo l’accusa, coinvolse soggetti interessati a finanziare la combine e prese contatti con Di Napoli per alterare il risultato della gara. Il tecnico milanese, difeso nel processo dagli avvocati Antonio Fazio e Mattia Grassani, avrebbe invece contribuito a far realizzare la vittoria de L'Aquila grazie a calciatori rimasti non identificati: da qui la condanna per illecito sportivo con sanzione aggravata. Nel corso dell’inchiesta sono state acquisite anche le telefonate intercorse tra Di Napoli e Di Nicola: la gara incriminata si concluse a favore dell’Aquila Calcio Srl, risultato che secondo l’accusa era stato concordato dalle parti.  

L'ex tecnico del Messina potrebbe adesso rivolgersi al Collegio di Garanzia del Coni per ottenere un'altra riduzione della squalifica. La pesante condanna inflitta anche in appello potrebbe portare la società giallorossa a rescindere il contratto triennale, dopo la fiducia accordata in seguito alla pubblicazione del primo verdetto. La Corte Federale d’Appello ha respinto in toto il ricorso proposto da Di Nicola, condannato all’inibizione di cinque anni con ammenda da 100mila euro.

Più informazioni: dirty soccer  arturo di napoli  


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