Mercoledì 24 Aprile 2024
Ricomparsi stamane quelli affissi da ‘Città Libera’, che definisce 'squallida' la vicenda


S. Teresa di Riva. Bagarre manifesti, la spunta la minoranza

di Andrea Rifatto | 19/08/2014 | POLITICA

3724 Lettori unici | Commenti 2

Alla fine il gruppo consiliare “Città Libera” ha vinto la contesa. Quella che sembrava essere una vera e propria “guerra dei manifesti”, iniziata sabato scorso in coincidenza con la “Notte Bianca”, con l’affissione di un “poster” da parte del gruppo di minoranza, subito ricoperto con altri sulle manifestazioni estive organizzate dell'Amministrazione comunale, si è chiusa stamane con la riaffissione dei manifesti a spese del Comune, protocollati dall’Ufficio affissioni dal 19 al 28 agosto. "Per fortuna oggi si è messa la parola fine ad una squallida vicenda che aveva l'odore di censura - hanno commentato i consiglieri comunali Antonio Di Ciuccio, Santino Veri, David Trimarchi, Franco Brancato e Sebastiano Pinto -: prendiamo atto con somma soddisfazione che in paese sono riapparsi, come espressamente richiesto dal nostro gruppo politico, i manifesti con i quali i consiglieri di 'Città Libera' avevano inteso esprimere il proprio pensiero. Ci auguriamo che fenomeni dello stesso tenore - hanno proseguito - non si verifichino più in futuro. Il nostro gruppo è educato alla democrazia tipica di un paese civile ed evoluto: atteggiamenti prevaricatori e oscurantisti, retaggio di un passato dittatoriale, non appartengono alla nostra comunità. Proprio per questo siamo portati a credere che si sia trattato di uno spiacevole equivoco. Il dibattito pubblico, anche duro e serrato, è il sale di una democrazia".
Il documento firmato dai cinque consiglieri di opposizione conteneva un attacco al sindaco Cateno De Luca, dove, riprendendo una foto “storica” scattata otto anni fa durante una sua protesta in mutande alla Provincia regionale, venivano stigmatizzati alcuni profili gestionali per i quali la minoranza esprime forte dissenso. “Ad alcuni (sempre meno numerosi, per fortuna) le cose possono sembrare ancora non chiare - era il testo che accompagnava la foto - ma lui ha ben chiaro il suo obiettivo: tartassare i cittadini aumentando al massimo le aliquote di tutte le tasse comunali; indebitare il Comune con l'accensione di mutui per oltre 15 milioni di euro di cui solo 10 milioni per lo svincolo autostradale (che ancora non abbiamo capito perché deve essere realizzato con i soldi dei santateresini)... e questa volta in mutande rischiamo di finirci noi». In pochi, però, l’avevano potuto leggere: nel giro di un’ora il manifesto era stato subito coperto con altri sulle manifestazioni estive organizzate dall'Amministrazione comunale. Situazione che sembrava dovesse giungere ad un epilogo giudiziario. I consiglieri di minoranza, infatti, avevano fatto sapere che se entro oggi l'Amministrazione non avesse fatto ristampare i manifesti coperti sabato, si sarebbero recati presso la locale Stazione dei Carabinieri per sporgere una denuncia contro ignoti. “Abbiamo subito informato del fatto il responsabile dell'Ufficio tecnico, Claudio Crisafulli - aveva spiegato David Trimarchi - chiedendo spiegazioni su quanto accaduto, visto che avevamo regolarmente pagato la tassa di affissione. Abbiamo chiesto che vengano fatti ristampare e affiggere i nostri manifesti, ovviamente a spese del Comune, altrimenti saremo costretti a sporgere denuncia». Per la minoranza, è sospetto il fatto che soltanto i manifesti contro il sindaco siano stati coperti: “Un'operazione di questo tipo vulnera arbitrariamente l'esercizio di un diritto incomprimibile di esprimere con fondate, documentate e motivate ragioni posizioni che non è giusto supinamente condividere – avevano scritto in una nota i cinque consiglieri di 'Città Libera' -: la gestione del potere non può esercitarsi se non nel rispetto della dialettica democratica in un sistema di garanzie costituzionalmente riconosciute”. Il primo cittadino aveva risposto tramite la sua pagina Facebook. “Sono polemiche inutili, quando non si ha nulla da dire si compiono gesti di pura provocazione. Tutto questo perché? Perché la minoranza consiliare voleva ridicolizzare il sindaco il giorno della "Notte Bianca" innanzi a migliaia di persone che nulla c'entrano con la nostra comunità. Peccato che in Consiglio comunale non abbiano la capacità di controbattere ai nostri argomenti”.
Per il gruppo Città libera la vicenda dei manifesti, dunque, si conclude qui, senza strascichi polemici di alcun tipo. Qualche giorno prima di Ferragosto, il sindaco De Luca aveva fatto affiggere un manifesto di “auguri” ai cittadini, che in realtà aveva il sapore di un attacco politico ben preciso nei confronti della precedente Amministrazione.

 

Il manifesto riapparso oggi

 

Il manifesto di "auguri" fatto affigere a Ferragosto dal sindaco di S. Teresa di Riva



Più informazioni: politica santa teresa di riva  


COMMENTI

Giovanni c | il 19/08/2014 alle 12:15:10

Ma Se questo è il massimo livello della minoranza poverini , poiché manifesto bugiardo e irriverente ..

carmelo de luca | il 19/08/2014 alle 16:33:33

Proporrei DE LUCA sindaco dell'intera Riviera Jonica! Anche in mutande vale molto di più di quanti hanno amministrato e continuano ad amministrare la cosa pubblica. p.s. non siamo parenti ne tantomeno amici.

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