Venerdì 19 Aprile 2024
Replica del primo cittadino sull'elevato debito accumulato per il servizio rifiuti


Roccalumera, il sindaco all’Ato: “Ingeneroso definirci morosi, ecco la situazione”

19/02/2018 | POLITICA

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Il sindaco Gaetano Argiroffi

“É ingeneroso da parte del commissario liquidatore dell’Ato Me4 essere definiti ‘morosi’ dopo che con enormi sacrifici la mia Amministrazione comunale ha riversato nelle casse della stessa Ato oltre 5 milioni e 413 mila euro a fronte di un totale complessivo di riscossioni dei tributi della Tari-Tarsu di 4 milioni 825 mila euro”. Replica così il sindaco di Roccalumera, Gaetano Argiroffi, a quanto esposto dall’Ato Me4 in merito ai debiti accumulati per il mancato pagamento di fatture del 2016 e 2017 lamentato dalla società d’ambito per un totale di 904mila euro. “Il Comune di Roccalumera ha versato all’Ato Me4 somme maggiori rispetto alle riscossioni e pertanto il ritardo nei pagamenti non è dipeso dalla mancata previsione in bilancio delle somme da pagare, bensì dai tempi di riscossione dei tributi. Quindi – scrive Argiroffi – detto ritardo è dipeso esclusivamente da problemi di liquidità di cassa, in quanto l’Ente ha sempre versato all’Ato Me4 le somme che man mano va riscuotendo. Ragion per cui, non sussiste alcun debito in quanto dette somme sono già state postate in bilancio. Occorre aggiungere, senza voler rivangare il passato, ma per onore della verità, che i ritardi dei pagamenti delle fatture, per un totale di 602mila euro, dovute all’Ato Me4, afferiscono ai mancati pagamenti delle fatture di gennaio/giugno 2013, ereditati dalla passata gestione amministrativa, Infatti – prosegue il sindaco – la prima fattura di gennaio 2013 è stata pagata dalla mia Amministrazione nel luglio 2013. Da quel momento, senza alcuna interruzione di pagamenti, la somma totale versata nelle casse dell’Ato Me4 ad oggi risulta essere di oltre 6 milioni di euro.  Dal mese di dicembre 2017 la gestione della raccolta dei rifiuti è passata all’Aro “Valle Dinarini” – ricorda Argiroffi – e la prima fattura pagata alla ditta “Lts Ambiente”, affidataria del servizio, è stata di circa 60mila euro, con una differenza sostanziale di circa 20mila euro in meno rispetto alle fatture presentate dall’Ato per lo svolgimento dell’identico servizio”.


COMMENTI

lorenzo giannetto | il 20/02/2018 alle 16:26:02

Da che mondo è mondo si è morosi se non si paga il dovuto entro l'avvenuta scadenza delle fatture, in questo caso poco importa se si è pagato di più di quanto riscosso, questo rientra nella gestione del servizio, nel criterio di ripartizione dei costi del servizio e nella quantità di evasori del paese. Se il sindaco non paga la bolletta dell'Enel di casa sua alla relativa scadenza è moroso punto e basta, poco importa se non gli è stato corrisposto il suo salario. il debito esiste appunto perchè iscritto in bilancio e dunque certificato, se così non fosse si sarebbe dovuto davvero preoccupare.

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