Venerdì 03 Maggio 2024
L'Amministrazione soddisfatta annuncia i prossimi passi, la minoranza contesta e boccia


Roccalumera, approvata la tassa rifiuti senza aumenti: divergenze su gestione e risultati

di Andrea Rifatto | 23/07/2023 | POLITICA

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Via libera in aula con i soli voti della maggioranza

osti più bassi per il Comune e bollette invariate per gli utenti. Non ci saranno aumenti nella tassa rifiuti 2023 a Roccalumera, dove il Consiglio comunale ha approvato il Piano economico dellaTari che prevede entrate per 1 milione 081mila 327 euro, rispetto a 1 milione 090mila 659 del 2022, con una variazione al rialzo delle tariffe di pochi centesimi che non comporterà aumenti rilevanti per cittadini e attività. La delibera ha incassato sei voti favorevoli della maggioranza (assenti Simona Saccà ed Ersilio Allegra) e quattro contrari dell’opposizione. “Nonostante l’aumento delle spese di smaltimento, non crescono i costi per gli utenti - ha detto il sindaco Giuseppe Lombardo - e siamo già al lavoro per ridurli grazie all’attività di contrasto alle utenze fantasma che porterà maggiori introiti. Abbiamo iniziato ordinando ai condomini di fornire le anagrafiche di chi alloggia negli stabili, gli amministratori che non hanno risposto sono stati multati ma bisogna dare il tempo di mettersi in regola - ha aggiunto il primo cittadino - dal prossimo anno metteremo mano al nuovo Piano Aro, anche perchè scadrà l’appalto, prevedendo un diverso modello di gestione dei ciclo dei rifiuti, con l’obiettivo di arrivare all’introduzione della tariffa puntuale. Il primo passo è mettere a regime le utenze condominiali e stiamo sperimentando per le attività commerciali un doppio passaggio per le quattro frazioni differenziate, è un costo che riusciamo a sostenere con contributi della Regione per extra costi 2022 e perchè si tratta di un periodo ristretto fino al 2 settembre, un esperimento per l’estate per circa 40 utenze”. La minoranza, invitata da Lombardo ad astenersi, ha invece bocciato nettamente la proposta. 

“La diminuzione dei costi è irrisoria rispetto al 2022 - ha detto la consigliera Rita Corrini - la raccolta differenziata al 70% non è sufficiente per abbassare la tassa, non si intravede un risparmio e i ricavi non ammortizzano i costi. Bisogna puntare sul conferimento di scarti di qualità per aumentare i proventi e applicare la tassa in modo puntuale in base alle quantità conferite, secondo il principio che chi inquina di più paga di più, per far risparmiare chi effettua una raccolta corretta”. La minoranza ha contestato anche l’inserimento nel Piano Tari delle spese di manutenzione del verde (“non possono essere coperte con il gettito della tassa ma il Comune deve provvedere con risorse proprie”) e la previsione d’ufficio di tre occupanti nelle seconde case (“misura non equa ma vessatoria per quei residenti che hanno due alloggi e non possono occuparli entrambe contemporaneamente”). Per i consiglieri di opposizione, quindi, “non si intravede un miglioramento in termini economici soprattutto per i cittadini che hanno dato prova di impegno e responsabilità civica”.


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