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Processo case popolari: la minoranza chiede l'allontanamento di tutti gli imputati


Limina. "Il sindaco ritiri la nomina di Ricciardi e si costituisca parte civile"

di Redazione | 10/03/2016 | POLITICA

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Il municipio di Limina

Ritiro delle deleghe e delle nomina all’assessore Filippo Ricciardi, costituzione del Comune di Limina come parte civile e interruzione di ogni rapporto di collaborazione con l’esperto esterno Cateno Garigali. Sono le richieste avanzate oggi dal gruppo consiliare di minoranza “Rinnovamento Liminese” al sindaco Marcello Bartolotta, dopo il rinvio a giudizio e la prima udienza del processo instaurato davanti ai giudici della II Sezione penale del Tribunale di Messina nei confronti dell’ex sindaco Ricciardi, di Garigali (all'epoca dei fatti tecnico comunale) e di altri professionisti accusati di abuso d’ufficio in concorso per vicende risalenti al 2008 relativamente a lavori realizzati negli alloggi popolari di contrada Egitto e contrada Ciranno a Limina. “Da notizie di stampa si apprende di un processo pendente a carico dell’ex sindaco e attuale assessore di Limina Filippo Ricciardi, dell’ex assessore ed attuale esperto del sindaco Cateno Garigali e dei tecnici Lucio Nicita, Salvatore Garigali e Benedetto Vasi – scrivono i consiglieri Antonino Ragusa, Sarah Paratore, Domenico Saglimbeni e Filippo Rizzo – che prestano e hanno prestato in passato la loro opera per il Comune di Limina, tutti imputati per reati per i quali il Comune è individuato come parte lesa”. I quattro membri d’opposizione spiegano di non essere a conoscenza di atti assunti dalla Giunta comunale o dal sindaco finalizzati alla nomina di un difensore di fiducia dell’Ente per la costituzione di parte civile, che in caso non dovesse avvenire “potrebbe costituire grave danno all’immagine del Comune anche in considerazione del ruolo di imputati dell’assessore Ricciardi e dell’esperto informatico Garigali". Il gruppo evidenzia a riguardo che il processo è stato rinviato alla prima udienza e che dunque, non essendosi ancora aperto il dibattimento, vi siano i presupposti per la tempestiva costituzione da parte dell'ente liminese.

"Pur riconoscendo il principio costituzionale di non colpevolezza fino al termine di tutti i gradi di giudizio – proseguono Ragusa, Paratore, Saglimbeni e Rizzo – appare moralmente e politicamente opportuno che il sindaco ritiri le deleghe e la nomina di assessore a Filippo Ricciardi e la nomina di esperto a Cateno Garigali, e che valuti la possibilità di interrompere i rapporti professionali in corso, ove esistenti, con l’ing. Benedetto Vasi, l’arch. Salvatore Garigali e l’ing. Lucio Nicita, tutti imputati nel processo”. La nota, oltre al sindaco Marcello Bartolotta, è stata inviata anche al presidente del Consiglio Comunale e ai consiglieri di maggioranza, affinché “vigilino sull’operato del primo cittadino anche nella considerazione dei rapporti di stretta parentela e/o affinità che intercorrono tra lui e parte degli imputati”. "Rinnovamento Liminese" ha chiesto che alle richieste formulate oggi venga data risposta scritta.

Più informazioni: processo case popolari limina  


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