Giovedì 25 Aprile 2024
Mozione per la sicurezza della tratta Giardini-Messina. Discusse soluzioni drastiche


"Abolire il Cas e declassare l’A18”: l'Unione dei Comuni jonici scende in campo

di Andrea Rifatto | 15/02/2019 | POLITICA

1658 Lettori unici | Commenti 2

Il Consiglio dell'Unione riunitosi a Furci

“Bisogna abolire il Cas, un ente inutile che non riesce a fare la manutenzione e non ha neanche il personale tecnico”. A dirlo il sindaco di Sant’Alessio Siculo, Giovanni Foti, nel corso dell’ultima riunione del Consiglio dell’Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani, svoltasi a Furci Siculo, dove l’ente sovracomunale (di cui fanno parte 11 comuni tra Sant'Alessio e Roccalumera) ha fatto sentire la propria voce di protesta contro le disastrose condizioni dell’A18 Messina-Catania, approvando all’unanimità (presenti 13 consiglieri su 22 con l'insediamento di Salvatore Bongiorno di Antillo) una mozione per il miglioramento dell’autostrada, con particolare riguardo alla tratta Giardini-Messina. “Dovremmo costituirci tutti parte civile contro il Consorzio autostradale e fare un’azione congiunta, anche come comitato di cittadini, per tutelare le vittime di incidenti e far pagare chi sbaglia: serve un’imputazione di responsabilità, si muore anche perché non c’è asfalto drenante - ha rimarcato Foti, trovando consensi tra i colleghi – e dobbiamo chiedere a Ministero e Anas il declassamento dell’A18 per farla divenire una superstrada dove ogni comune può crearsi il proprio minisvincolo”. Sul declassamento della Messina-Catania si è espresso favorevolmente anche il consigliere Domenico Prestipino di Pagliara, che ha riproposto la soluzione avanzata negli anni scorsi dall’architetto Giovanni Garufi di Alì Terme chiedendo che l’Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritan la faccia propria. Proposta che verrà prossimamente discussa dal Consiglio.

Intanto è stato approvato un documento, redatto dal presidente del Consiglio Carmelo Saglimbene su input del consigliere Nino Ragusa di Limina, che prende spunto dalle “eclatanti forme di protesta sui social network e degli articoli di forte critica pubblicati dalla stampa, considerato che gli ultimi tragici eventi avvenuti sull’autostrada hanno accentuato le proteste da parte sia dell’opinione pubblica sia delle istituzioni poiché non sono garantite le più elementari misure di sicurezza, l’autostrada ormai da tempo non è oggetto di adeguate ristrutturazioni e non è stata caratterizzata da visibili innovazioni tenuto conto del traffico sempre più crescente, specie nella stagione estiva”. Nel testo si evidenzia come lL’arteria rappresenta una via di fondamentale importante per tutto il tessuto economico e sociale e per lo sviluppo di esso, sia nel campo dell’accoglienza sia della promozione turistica; da tempo ormai biblico da più parti vengono effettuate sollecitazioni a tutti i livelli affinché questa rappresenti per gli utenti un percorso di garanzia per raggiungere luoghi di interesse turistico e paesaggistico che sono il fiore all’occhiello delle nostre comunità. La precaria manutenzione non può rappresentare e garantire i livelli minimi di efficienza per quanto riguarda la solidità dell’asfalto, gli impianti di illuminazione, di sorveglianza, di tecnologia, tutti obsoleti e/o inesistenti e la cura del verde che spesso risulta carente la nostra zona – si legge ancora nella mozione –  e la zona jonica subisce un grave danno di immagine e anche in termini di mancanza di competitività”. L’Unione dei Comuni, visto che “tale emergenza non può essere ignorata dal Consiglio, composto da 11 municipalità che subiscono le conseguenze negative in termini di sviluppo e di programmazione”, ha deciso quindi “di adire tutte le autorità competenti al fine di tutelare l’immagine, l’economia e la sicurezza del comprensorio e di stimolare gli organi preposti per la totale sistemazione e messa in sicurezza della A18 nel tratto Giardini-Messina”. Il documento sarà inviato al Ministero Infrastrutture e Trasporti, al presidente della Regione, al presidente dell’Ars, all’assessore regionale Infrastrutture, al presidente della Commissione Territorio e Ambiente all’Ars, alla deputazione messinese regionale e nazionale, ai vertici del Cas e ai Comuni dell’Unione.


COMMENTI

Pippo Sturiale | il 15/02/2019 alle 18:02:25

Il problema sta nei soldi per la manutenzione: oggi ci sono incassi e possiamo pretendere. Se domani di venta superstrada, chi curerà la manutenzione !??

massimo | il 15/02/2019 alle 22:05:05

Il problema non sta nei soldi ma come si spendano i soldi , oggi le nostre strade provinciali come sono ridotti? domani questa trazzera chiamata autostrada sarà uguale con tanto di degrado , niente di più , possiamo migliorare la sicurezza con dei limiti i di velocità , ma noni possiamo accettarla come autostrada , anche la linea ferroviaria e lo stesso , possono essere delle tratte interne al territorio niente di più , bisogna finirla di spendere soldi inutili , bisogna ripristinare adeguare nel 2020 nuove tratte , non il ponte sullo stretto , no la tav , abbiamo un paese ridotto al brandello dai nostri illustrissimi politici , con la compiacenza dei cittadini. bisogna cambiare registro , si stanno eseguendo sul territorio i lavori sulla fibra ottica utilizzando i passaggi delle tubazioni posate dalla azienda del metano , e possibile che ogni 20 metri debbono rompere x ripristinare la conduttura dei cavidotto ? lascio a voi i la risposta chi doveva controllare?

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