Giovedì 18 Aprile 2024
In Sicilia segnali positivi: oltre 1500 nuove imprese di cui il 65% "under 35"


Srl semplificate, boom di giovani nel 2013

di Andrea Rifatto | 24/02/2014 | ECONOMIA

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Nonostante la crisi economica, i segnali positivi dal mondo del lavoro e dell’imprenditoria non mancano. Ad agevolare il sogno di fare impresa e contribuire allo sviluppo del Paese le semplificazioni normative introdotte negli ultimi anni, in particolare le cosiddette “Srl ad un euro”, ovvero le società a responsabilità limitata semplificate istituite con la Legge n. 27 del 24 marzo 2012. In virtù di questa norma, divenuta pienamente operativa dal 29 agosto 2012, gli under 35 hanno avuto la possibilità di costituire un’impresa con un capitale sociale a da 1 a 9999 e senza pagare le spese notarili, i diritti di segreteria dovuti alla Camera di commercio e l’imposta di bollo.
Secondo il rapporto Unioncamere, nel 2013 sono stati oltre 10mila i giovani con meno di 35 anni che hanno colto al volo l’opportunità offerta dal provvedimento, aprendo una Srl semplificata: a guidare la leadership a livello regionale troviamo Lazio e Campania, con oltre 1.700 iscrizioni di Srl semplificate di under 35: a seguire la Lombardia con 1.135.
Nel complesso le Srl semplificate, comprese anche quelle costituite da imprenditori “più” anziani, sono state quasi 19mila nel corso del 2013, con una forte concentrazione nel Lazio (dove ne sono nate 3.195), in Campania (2.666) e in Lombardia (2.152). Considerando le 22mila Srl semplificate registrate presso le Camere di commercio al 31 dicembre 2013, agli under 35 se ne devono oltre 13mila, con un incidenza sul totale che ha raggiunto il  58,5%.

La Sicilia si piazza al quarto posto per numero totale di Srl semplificate (1.940), di cui 1.256 condotte da under 35: ben 1.614 risultano registrate nel 2013, di cui 964 con titolari sotto i 35 anni di età. Segnali positivi dunque per un regione dove la crisi si avverte maggiormente rispetto al resto d’Italia: la strada della Srl semplificata, con capitale sociale minimo di un euro, è stata intrapresa coraggiosamente da molti giovani con la speranza di poter fare impresa sul proprio territorio anziché fuggire, impegnando capitali e patrimoni.
La possibilità di poter avviare una attività con un capitale di un euro non deve trarre in inganno: è solo il punto di partenza. Per presentarsi ad un istituto di credito e poter accedere a finanziamenti e nuovi capitali bisognerà avere delle solide garanzie, spesso provenienti da risorse personali e familiari. È importante dunque che i primi a dare fiducia a queste iniziative imprenditoriali siano gli istituti di credito, chiamati a rispondere alla voglia di nascita e sviluppo di nuove imprese.

Più informazioni: sviluppo  impresa  srl semplificata  giovani  


COMMENTI

roberto maria moschella | il 25/02/2014 alle 11:06:48

''Nonostante la crisi economica, i segnali positivi dal mondo del lavoro e dell’imprenditoria non mancano'' ?????? Ho forti perplessita' e mi permetto di dissentire sulla costruzione dell'articolo che, benche' abbia il merito di informare su una norma interessante, e' un po fuorviante in quanto la realta' fotografata da una indagine ( fra le tante) della Federnotai Lombardia, e' ben diversa. Un aspetto importante da aggiungere e' che molte societa' sembra che siano state utilizzate per commettere reati fiscali e truffe. Comunque e' da sottolineare che l'iniziativa e' stata un totale fallimento in termini concreti e che le tasse e le incombenze burocratiche sono rimaste quelle di sempre. Fornisco un link trovato a caso in rete http://nuvola.corriere.it/2013/09/11/srl-semplificate-a-un-euro-solo-4-su-10-sono-attive/ dove oltre l'articolo ci sono interessanti commenti da leggere

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