Venerdì 26 Aprile 2024
L'opera è stata collocata all'esterno della chiesa di Portosalvo di S. Teresa di Riva


La croce biblio-teologica: una scultura nel segno della fede - FOTO

18/11/2014 | CULTURA E SPETTACOLI

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Progettata da padre Romeo e realizzata dallo scultore Salemi

Da sempre l’arte nell’esperienza umana ha costituito un momento di contemplazione e di proiezione dell’animo verso l’infinito. Per tale ragione i cristiani, fin dalle origini, hanno affidato alle varie arti, il compito di tramandare l’immenso patrimonio della fede. Così l’incommensurabile mole di produzione artistica di due millenni, ha aiutato grandemente la tradizione cristiana mediante la costruzione di simboli materializzati che potessero raccontare il Mistero. L’evangelizzazione stessa ha trovato nell’arte e nella bellezza gli strumenti privilegiati per annunciare il messaggio dirompente della Rivelazione fino ad inseguire il “paradosso” di parlare dell’Indicibile e di manifestare l’Ineffabile. I cristiani, infatti, hanno compreso quanto il linguaggio dell’arte sia assai più efficace di qualsiasi altra forma di comunicazione e quanto il canone della bellezza costituisca non un’opzione quanto una necessità nella proclamazione e celebrazione del Signore in cui credono. L’arte cristiana ha quindi assolto non solo alla funzione estetica, propria di ogni bella opera artistica, ma anche quella didattica, ossia quella di istruire i fedeli circa i contenuti della fede, delle Scritture e di destare in essi la nostalgia dell’infinito e di Dio.
Su questa scia intende inserirsi la maestosa Croce biblico-teologica che domenica 16 novembre, in occasione della Festa autunnale della Madonna di Portosalvo, è stata solennemente benedetta nell’omonima chiesa parrocchiale di S. Teresa di Riva. La Croce, collocata nello spazio di preghiera dedicato a S. Pio da Pietrelcina, adiacente all’edificio sacro, è stata progettata dal parroco don Roberto Romeo e realizzata dallo scultore savocese Enico Salemi.
Don Roberto, da sempre attento e anche fortemente appassionato alla cura della dimensione artistica, nelle sue varie forme, è ideatore di diverse opere d’arte, affidate ad artisti locali, quali patrimonio preziosissimo da custodire e ricercare non solo per il decoro degli ambienti liturgici, ma anche per la sua valenza pedagogica a sostegno della trasmissione della fede, nonché di quella culturale. Come dichiarato dallo stesso, la scelta della realizzazione di questa opera risiede nella centralità del Crocifisso per i cristiani e per il suo «valore antropologico, oltre che teologico. Il Crocifisso, infatti, non è solo il simbolo del Cristianesimo, è piuttosto l’icona di ogni uomo “reietto e disprezzato”, “maltrattato e umiliato fino alla morte”. Il Crocifisso è l’uomo di tutti i tempi, di ogni razza, cultura e religione, che grida contro l’ingiustizia e la sopraffazione. Con questi motivi ispiratori il pregevole manufatto, è interamente costruito muovendo dal simbolo biblico dell’albero e dalle figure teologiche albero-Croce, Croce-altare, altare-Cristo».
Costituito da sette riquadri, l’altorilievo in terracotta ritrae alcune significative scene bibliche vetero e neotestamentarie riconducibili all’ “evento Croce”: il peccato dei progenitori, il serpente innalzato da Mosè nel deserto, l’immolazione dell’agnello nel tempio di Gerusalemme e, per quanto riguarda il Nuovo Testamento, la Natività del Signore, la Presentazione di Gesù al tempio, la commovente scena di Giovanni nell’ultima cena appoggiato col capo sul petto del Maestro e la Risurrezione di Gesù da morte; formella, quest’ultima, capace di esprimere tutta la potenza della vittoria gloriosa di Cristo sulla morte.
Per la ricchezza di simboli e significati, don Roberto Romeo intenderà presentare, nel febbraio prossimo, anche una pubblicazione dal titolo “In hoc signo vinces” in cui, attraverso la spiegazione dei vari riquadri, saranno offerti spunti per la preghiera e la meditazione quaresimale.
Tutto l’altorilievo rivela la mirabile capacità del maestro Enico Salemi di dare “vita” ad un oggetto che da solo parla, costituendo enarrazione estetica della Storia della Salvezza attraverso la rappresentazione dei suoi tratti salienti. La cura della progettazione nel predisporre tutti gli elementi simbolici e la maestria dell’artista rende tale Croce un bene culturale di alto pregio artistico offerto non solo ai fedeli della parrocchia di Portosalvo ma donato a tutta la comunità di Santa Teresa di Riva.


Le singole formelle che compongono la croce

Primo riquadro
Il peccato e la cacciata dei progenitori dall’eden

Secondo riquadro
Il serpente di rame innalzato sull’asta nel deserto

Terzo riquadro
L’immolazione dell’agnello

Quarto riquadro
La Natività del Signore

Quinto riquadro
La presentazione di Gesù al tempio

Sesto riquadro
L’ultima cena

Settimo riquadro
La risurrezione di Gesù dalla morte


Più informazioni: madonna di portosalvo  croce biblico-teologica  


COMMENTI

Pippo Sturiale | il 19/11/2014 alle 12:32:41

Bella l'idea della Croce che fa da supporto alla narrazione biblica. Anche la Crocefissione del Cristo rappresenta il più alto dono che l'Uomo abbia avuto. Ma continuare a rappresentare Gesù sulla Croce sminuisce il messaggio cristiano ed accredita l'idea della punizione. Il vero messaggio dovrebbe essere quello del riscatto, della realizzazione di sé ... della RESURREZIONE. Ecco! Perché non si toglie il Cristo dalla Croce (d'altrode c'è stato poco lì sopra!) e si lascia la Croce spoglia? da un messaggio più consono!

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