Venerdì 26 Aprile 2024
Operazione dei Carabinieri nel Catanese. Dopo il colpo tentarono il 'cavallo di ritorno'


Rubarono vini pregiati in un ristorante di Taormina, arrestate tre persone - VIDEO

15/03/2017 | CRONACA

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I tre arrestati Santangelo, Petralia e Nicosia

Alle prime luci dell’alba, a Biancavilla e Adrano, i Carabinieri della Compagnia di Taormina, in collaborazione con quelli di Paternò, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari emessi dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Messina, su richiesta della Procura peloritana, per i reati di furto aggravato in concorso e tentata estorsione sempre in concorso nei confronti di Salvatore Santangelo, 39 anni, residente ad Adrano, Alfio Petralia, 48 anni, e Antonino Nicosia, 26 anni, residenti in Biancavilla. L’operazione denominata “Tiramisù” e condotta dagli uomini dell’Arma, nasce il 13 maggio 2016 quando tre persone, dopo essersi introdotte nottetempo con il viso coperto da passamontagna all’interno del noto ristorante Tiramisù di Taormina, dopo aver danneggiato il lucchetto d’ingresso, l’allarme e il sistema di videosorveglianza interno ed esterno, si impossessavano di circa 200 bottiglie di vini pregiati per un valore di 40mila euro circa. Le modalità usate per commettere il reato erano estremamente violente: la vetrina posta a protezione di vini completamente in frantumi, il sistema d’allarme sradicato dal muro e lanciato, per essere annullato, all’interno di un bidone contenente dell’acqua, il lucchetto e la porta laterale sinistra distrutta.   Il locale era stato completamente messo a soqquadro e quasi distrutto.  

Dopo il colpo, i ladri non avevano esitato a richiedere il pagamento di un riscatto minacciando, in caso contrario, la distruzione dell’intera refurtiva: in sostanza, gli indagati non esitavano ad applicare la nota formula del “cavallo di ritorno” che in questo caso colpiva uno dei settori tipici della cittadina jonica, ovvero la ristorazione di qualità. In seguito alla denuncia sporta dal proprietario de locale, i militari iniziavano un’intensa indagine che portava presto all’individuazione dei tre soggetti arrestati. Le indagini consentivano di accertare come il mandante del colpo fosse Santangelo, mentre gli altri erano stati materiali esecutori: Petralia in particolare era il palo e l’ autista dell’autovettura utilizzata per caricare e trasportare la refurtiva. I tre arrestati sono stati condotti rispettivamente Santangelo presso la Casa circondariale di Catania “Piazza Lanza”, gli altri due presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria di Messina.  


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