Venerdì 19 Aprile 2024
L'uomo è stato rinchiuso in carcere. La vittima ferita con contusioni e fratture


Picchia la convivente e inveisce contro i carabinieri, arrestato un 31enne di Graniti

di Redazione | 06/04/2020 | CRONACA

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Un 31enne di Graniti è stato arrestato dai carabinieri della locale Stazione con le accuse maltrattamenti verso familiari, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. L’uomo, già noto alle Forze dell’ordine, è stato bloccato giovedì dai militari dell’Arma intervenuti in un’abitazione privata dopo la segnalazione riguardante una donna maltrattata dal proprio convivente. La pattuglia dei carabinieri di Graniti, giunta nell'abitazione, ha trovato l’uomo, convivente e sottoposto agli arresti domiciliari per altri reati, che alla vista dei militari ha iniziato ad inveire contro di loro minacciandoli e tentando di impedirgli di parlare con la donna. I carabinieri comunque hanno raggiunto la donna notando che, seppur parzialmente celati dall’applicazione di un trucco abbondante, presentava evidenti ecchimosi ad un occhio e ad un orecchio, e l’hanno quindi accompagnata in caserma per essere sentita. Dopo un’iniziale reticenza, ha riferito di aver subito le lesioni da parte del convivente e i carabinieri hanno fatto intervenire i sanitari del 118 che hanno visitato la vittima e l’hanno trasportata al pronto soccorso dell’Ospedale di Taormina, dove al termine degli accertamenti sanitari è stata riscontrata affetta da traumi contusivi al volto e da una frattura alle costole. L’uomo è stato pertanto arrestato in flagranza per i reati di resistenza, violenza, oltraggio a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia e al termine delle formalità di rito è stato tradotto nella casa circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Messina.

I carabinieri ricordano come le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori siano di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela. L'immediatezza della risposta della polizia giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell'affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.


COMMENTI

MANLIO GASPARE Orobello | il 08/04/2020 alle 19:34:43

Bisogna intervenire con durezza contro questi figuri che hanno la vigliaccheria di prendersela con i più deboli. Purtroppo la denunzie sono difficili, sia per la paura di subire altre ritorsioni che situazioni familiari spesso delicate. molte donne infatti non hanno lavoro né reddito e subiscono per necessitò o per garantire i figli. Di questo è responsabile, nel suo complesso la società che non è in grado di garantire una minima libertà dal bisogno.

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