Martedì 21 Maggio 2024
Sentenza di primo grado del filone minore del processo sui reati ambientali nell'impianto


Gestione del depuratore di Nizza, condannato l’ex affidatario. Assolti sindaci e tecnici

di Andrea Rifatto | 01/03/2023 | CRONACA

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L'impianto venne sequestrato nel 2019

Una condanna e sei assoluzioni in primo grado nel processo penale sulla gestione del depuratore di Nizza di Sicilia nel periodo compreso tra gennaio 2018 e febbraio 2019, che vedeva imputate sette persone rinviate a giudizio nel febbraio 2020 dal gup Monica Marino. Sul banco degli imputati vi erano l’ex sindaco di Nizza Pietro Briguglio (2017-2022), gli attuali sindaci Giovanni De Luca (Fiumedinisi) e Carlo Giaquinta (Alì Terme), l'ex sindaco di Alì Terme Giuseppe Marino (2013-2018), due funzionari dell'Ufficio tecnico del Comune di Nizza, il geometra Rosario Porto e il perito industriale Umberto Valerini e Agatino Mantarro, titolare della ditta di Santa Teresa di Riva allora affidataria della gestione dell’impianto. Il 17 febbraio il pubblico ministero aveva chiesto la condanna per De Luca alla pena di un anno e tre mesi di arresto e 15mila euro di ammenda e per Mantarro ad un anno e due mesi di arresto e 10mila euro di ammenda, mentre per gli altri cinque imputati era stata chiesta l’assoluzione con formula piena. Oggi pomeriggio, dopo gli ultimi interventi dei legali difensori, il giudice Adriana Sciglio ha emesso la sentenza, stabilendo la condanna a tre mesi e dieci giorni di arresto (con pena sospesa), oltre spese processuali, per Agatino Mantarro, accusato di attività di gestione di rifiuti non autorizzati per fatti risalenti al 22 maggio 2018, in quanto quale titolare della ditta che gestiva il depuratore di contrada Piana “realizzava una discarica abusiva di rifiuti speciali non pericolosi (fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue) lasciati in deposito temporaneo per un periodo superiore ad un anno e in quantità superiore a quella prevista dalla legge (47,1 metri cubi a fronte di un limite di 30 metri cubi) in violazione dei limiti temporali e quantitativi previsti” e perchè "realizzava una discarica abusiva di rifiuti speciali non pericolosi (vaglio) lasciati in deposito temporaneo per oltre un anno, in violazione dei limiti temporali". L’imprenditore è stato invece assolto perchè il fatto non sussiste per gli stessi fatti contestati per la data del 25 febbraio 2019. Tutti assolti perchè il fatto non sussiste gli altri imputati, compreso Mantarro, dalle accuse di getto pericoloso di cose e violazione del testo unico ambientale per il superamento dei limiti dei valori inquinanti. Disposto anche il dissequestro del depuratore fognario. I sette sono stati difesi dagli avvocati Massimo Brigandì, Giovanni Calamoneri, Antonio Scarcella, Carmelo Lombardo, Giovanni Mannuccia, Giovambattista Freni, Felice Di Bartolo e Giancarlo Padiglione.

Si chiude così il filone minore del processo per la gestione del depuratore fognario di Nizza, visto che l’omissione d’atti d’ufficio (capo 11) a carico di sindaci e tecnici è stata contestata in un altro procedimento penale, aperto dopo che la Corte d’Appello di Messina ha accolto la richiesta di impugnazione della Procura contro il proscioglimento deciso in udienza preliminare per i reati di abuso d’ufficio e omissione d’atti d’ufficio. Nel dicembre 2020 è stata infatti ribaltata in parte la sentenza emessa il 27 febbraio dello stesso anno dal Gup Monica Marino relativamente alle assoluzioni parziali ed è arrivato il rinvio a giudizio per quanti erano stati invece prosciolti con la formula “perché il fatto non sussiste”. La corte d’appello aveva invece confermato nel resto la sentenza del Gup Monica Marino, che aveva prosciolto dall’accusa di abuso d’ufficio (capi 7 e 8) i tecnici Porto e Valerini e il gestore dell’impianto, Agatino Mantarro, così come Valerini era stato assolto dal reato di getto pericoloso di cose e violazioni ambientali (capi 9 e 10). Dal secondo processo, in davanti al Tribunale in composizione collegiale, è rimasto fuori solo l’ex gestore dell’impianto, condannato oggi per le violazioni ambientali.


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