Venerdì 19 Aprile 2024
Indagini della Polizia di Stato: contestati i reati di truffa e falsa attestazione


Furbetti del cartellino al Comune di Furci: obbligo di firma per 16, 65 indagati - VIDEO

04/11/2016 | CRONACA

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Un fermo immagine del video della Polizia

Una cronica, diffusa e generalizzata attitudine all’assenteismo. É quanto emerge dalle indagini effettuate dai poliziotti del Commissariato di Polizia di Stato di Taormina, coordinati dalla Procura della Repubblica di Messina, presso il Comune di Furci Siculo, grazie alle quali, oggi, 16 dei dipendenti in servizio sono stati raggiunti da misura cautelare per truffa in danno di Ente pubblico e falsa attestazione mediante modalità fraudolente, emessa dal Gip presso il Tribunale di Messina, Monica Marino, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Roberto Conte. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tutti i sedici dipendenti, la cui condotta è stata dettagliatamente descritta e comprovata attraverso pedinamenti e appostamenti messi in atto dai poliziotti nei confronti di 65 indagati, in un lasso di tempo che va dal giugno al luglio 2015. Ai pedinamenti si sono aggiunti i filmati e l’analisi dei registri interni alla struttura municipale relativi a personale con incarichi e posizioni differenti nell’organigramma. I provvedimenti sono stati notificati questa mattina nel municipio furcese, dove uno dei dipendenti coinvolti ha accusato un lieve malore che ha richiesto l'intervento dell'ambulanza.

Nonostante negli anni precedenti alle indagini si siano più volte effettuati controlli interni e diffuse comunicazioni a tutto il personale con le quali si invitava al rispetto dell’orario di lavoro previsto, emerge, dalle immagini registrate, l’abitudine reiterata e ripetuta quotidianamente di strisciare il badge per certificare l’entrata in ufficio senza poi effettivamente metterci piede o presentandosi solo dopo molto tempo. Alcuni filmati riprendono personale che si presenta con le buste della spesa appena fatta. Accade poi spesso che i diretti interessati non si presentino affatto affidando il badge a colleghi che strisciano più tesserini. In altri casi, l’assenza ingiustificata viene registrata come assenza per servizio esterno, apponendo un codice specifico. Tra i casi limite registrati, emerge quello di uno dei dipendenti raggiunti da misura che, in un periodo di osservazione di 26 giorni lavorativi, si sarebbe assentato arbitrariamente dal luogo di lavoro per complessivi 25 giorni. Le ore di assenza contestate ai singoli dipendenti arriverebbero ad essere contabilizzate, in alcuni casi, anche fino a più di 150. Quanto, infine, al permesso per la cosiddetta “pausa caffè”, per la quale è previsto un tempo di 10 minuti da recuperare al termine del turno, si sono registrati casi di personale che ha accumulato sino a 20 ore di pausa caffè non recuperata.

Il sindaco Sebastiano Foti: “Attendo esiti indagine”
“Ho appreso anche io dalla stampa la notizia che ci sono diversi dipendenti indagati del Comune, mi dispiace molto ma non intendo commentare ancora perché ci sono indagini in corso”. É quanto dichiara il sindaco di Furci, Sebastiano Foti. “Quando avremo la vicenda più chiara, l’Amministrazione deciderà i provvedimenti da adottare”.


Agenti stamane in municipio

Il video della Polizia di Stato

Più informazioni: assenteismo furci  


COMMENTI

Osservatore | il 04/11/2016 alle 13:30:35

il dipendente pubblico soffre della sindrome tanto a mia non mi succedi mai nenti, anche se avvertito dopo una fase iniziale di allerta poi tutto passa e riprende con le cattive abitudini ; apprezzo l'operato di Cateno de Luca che continuamente richiama fermamente i dipendenti santateresini...quindi meglio una strigliata dal sindaco che un'indagine della procura con sospensioni o licenziamenti

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