Martedì 21 Maggio 2024
Da 10 mesi vittima di soprusi. Intervento dei Carabinieri dopo la denuncia


Botte e minacce di morte ad un'anziano, arrestata una badante ad Alì Terme

di Redazione | 24/11/2019 | CRONACA

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L'intervento dei Carabinieri ha posto fine all'incubo per l'uomo

Doveva assisterlo e aiutarlo nel suo ruolo di badante e invece lo picchiava costringendolo a soffrire quotidianamente, lanciandogli contro oggetti e minacciandolo di morte. A porre fine all’incubo vissuto da un anziano di Alì Terme sono stati i carabinieri della locale Stazione, che hanno arrestato in flagranza di reato una donna di 55 anni di nazionalità rumena, accusata di maltrattamenti. La badante è finita nel carcere di Gazzi in attesa della convalida del Gip. La vittima è un anziano pensionato di 72 anni, vedovo, incapace di attendere alle proprie necessità quotidiane a causa delle precarie condizioni di salute e, pertanto, affidato da dieci mesi alle cure della badante. I militari sono intervenuti a casa dell’uomo su richiesta della figlia, che vive fuori dalla Sicilia, allertata dal padre che lamentava un comportamento aggressivo da parte della donna che lo accudiva. I militari dell’Arma hanno constatato le precarie condizioni igieniche e l’estremo disordine in cui si presentava l’abitazione, con medicine ed indumenti sparsi per tutta casa, anche per terra. L’uomo, impaurito e provato, ha riferito dei continui maltrattamenti a cui era sottoposto dalla persona che invece avrebbe dovuto provvedere alle sue cure. Il pensionato ha convissuto con la sua persecutrice per mesi, durante i quali ha subito minacce e continui atti di vessazione, soffrendo in silenzio, costretto a vivere la quotidianità in un clima di assoluta sottomissione e paura.

La donna lo maltrattava, in particolar modo quando eccedeva nell’uso delle bevande alcoliche, solo perché l’anziano le chiedeva la normale assistenza cui era tenuta in luogo della sua prestazione di lavoro, denigrandolo con frasi di ogni tipo, causandogli sofferenze morali e non esitando a proferire, nel tempo, minacce di morte e compiere atti di indiscriminata sopraffazione, fino al punto di scagliare contro il malcapitato tutto ciò che aveva tra le mani, non trattenendosi neppure alla presenza dei carabinieri, che appena entrati nell’abitazione hanno immediatamente percepito nella badante un’importante alitosi alcolica unita ad uno stato di generale irrequietezza che, poco dopo, si è manifestata nel violento lancio, da parte della donna, di una paletta in plastica per la raccolta dell’immondizia, che solo per caso non ha colpito l’anziano. I carabinieri di Alì Terme, coordinati dalla Procura della Repubblica di Messina, hanno quindi ricostruito lo stato di avvilimento e disagio in cui l’anziano era stato costretto a vivere per mesi ed ora sulla 55enne grava l’accusa di maltrattamenti contro familiari o conviventi. I carabinieri evidenziano come tale risultato sia stato reso possibile dalla fiducia riposta dalla vittima nei confronti dell’Autorità giudiziaria e delle Forze dell’ordine, che ha consentito un rapido intervento a sua tutela scongiurando il rischio di conseguenze più gravi.


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