Giovedì 09 Maggio 2024
L'associazione ribadisce la contrarietà all'intervento già contestato dopo l'approvazione


Zip line a Taormina, "Patrimonio Sicilia" lancia l'allarme: "Danno ambientale alla città"

di Andrea Rifatto | 22/11/2023 | ATTUALITÀ

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Sul monte Purretta già avviati i lavori

“Questo intervento non è ammissibile a Taormina, comprendo ogni attività di impresa ma c’è un limite a tutto, va fatto altrove”. Arriva un secco no da Eddy Tronchet, presidente dell’associazione “Patrimonio Sicilia”, alla costruzione della zip line in città. Già a gennaio il sodalizio, insieme a Wwf, Associazione mediterranea per la natura, Lipu e Legambiente, ha contestato il progetto e le delibere di approvazione del Consiglio comunale con una lettera inviata alle autorità e adesso, dopo la sentenza del Cga di Palermo che ha respinto il ricorso di un privato, torna a far sentire la propria voce. “È già iniziato lo sbancamento del monte Purretta, il picco più alto di Taormina mai toccato da nessuno sin all’antichità - evidenzia Tronchet - e siamo fermamente preoccupati e contrari a questa opera. Riteniamo vi siano molte criticità dal punto di vista amministrativo, normativo e soprattutto ambientale, sono interessate tre Zone speciali di conservazione della Rete Natura 2000 e a nostro avviso doveva essere redatta la valutazione di incidenza e ambientale”. Il Cga ha invece stabilito in sentenza che non è stata violata la normativa regionale e dunque che non era necessaria la valutazione ambientale. “Sorgeranno 6 piattaforme di cemento e 6 km di cavi d’acciaio nei tre tratti - prosegue il presidente di ‘Patrimonio Sicilia’ - in aggiunta ai cavidotti esistenti formando un pericoloso reticolato: in quelle zone ci sono stati quest’anno tre incendi e installare altri cavi impedirebbe agli elicotteri di arrivare nelle zone più impervie per spegnere il fuoco, a ridosso del vallone Sant’Antonio ossia una zona densamente abitata e anche a rischio frana; inoltre in questa area avviene il passaggio della migrazione primaverile e autunnale di migliaia di rapaci, la cui vita verrebbe messa a rischio visto che alcuni volatili hanno un’apertura alare anche di 1,5-2 metri, senza dimenticare la fauna che vive qui e le nidificazioni periodiche”. 

Eddy Tronchet evidenzia poi che il piano di tutela dei Monti Peloritani non prevede nuovi tralicci: “Questo progetto andrebbe fermato per tante ragioni e ci confronteremo con un legale per valutare come agire - conclude - la posizione di ‘Patrimonio Sicilia’ e delle altre associazioni è stata contraria sin dall’inizio, spiace che non tutta la cittadinanza stia seguendo la vicenda”. Secondo la società “Adrenaline Flyng Srls” di Furnari, che ha proposto la costruzione dell’impianto, “l’intervento non avrà alcun impatto ambientale e sarà realizzato nel totale rispetto degli abitanti, della fauna e dell’ambiente circostante, trattandosi di un'esperienza adrenalinica immersa nella natura e totalmente rispettosa di quest’ultima”. Inoltre i proponenti, nel presentare il progetto, hanno evidenziato “l’incremento di natura economica e turistica a vantaggio anche delle strutture ricettive, delle ristorazione e del commercio, con benefici occupazionali tramite la creazione di nuovi posti di lavoro (fino a 40 in piena stagione)” e che la zip line di Taormina “favorirà la destagionalizzazione turistica ammiccando ad un turismo più giovane ma non solo”.


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