Giovedì 09 Maggio 2024
Sopralluogo nel cantiere della scuola dopo la decisione di rinunciare al finanziamento


Vittorino da Feltre, De Luca attacca il passato: la sua verità e cosa raccontano le carte

di Andrea Rifatto | 28/10/2023 | ATTUALITÀ

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Il sindaco durante il sopralluogo nella scuola

Una difesa dell’operato della sua giunta e un attacco a chi ha governato la città fino ai mesi scorsi. Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, rientrato in municipio dopo la disfatta brianzola, ha condotto un sopralluogo alla scuola Vittorino da Feltre, accompagnato dal vicesindaco Giuseppe Sterrantino, dagli assessori Alessandra Cullurà, Antonio Lo Monaco e Mario Quattrocchi, dal consigliere Antonio Gullotta e dal responsabile dell’Area Tecnica Massimo Puglisi, dopo la decisione adottata in sua assenza dalla giunta di rinunciare al finanziamento da 1 milione 472mila 575 euro concesso nel 2018 dalla Regione per i lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria dell’ala sud edificio, chiusa dal 2004, previsti da un progetto dal costo di 1 milione 795mila euro (cofinanziato dal Comune con 322mila 425 euro) ritenuto non più realizzabile. “Un progetto totalmente sbagliato, l’adeguamento sismico non era previsto e andava fatta la verifica di vulnerabilità - ha sostenuto il sindaco - e solo dopo il crollo dei due solai si sono posti il problema. Dal 2019 questa patata bollente è stata lasciata a futura memoria, perchè in cinque anni nessuno si è preso la responsabilità di revocare tutto? Con 2 milioni di euro non si può demolire e ricostruire, non sono sufficienti e non esiste un finanziamento integrativo per un appalto già espletato. Adesso rifacciamo un progetto nuovo - ha annunciato De Luca - e ci organizziamo a partecipare ai bandi”. Una scelta, quella di rinunciare ai fondi, assunta dopo un’interlocuzione con la Regione alla quale è stato chiesto se fosse possibile utilizzare il finanziamento per altre finalità, ma è stato fatto presente che era impiegabile erano esclusivamente per l’intervento finanziato. Adesso ci siederemo con l’impresa per chiudere bonariamente l’operazione - ha aggiunto il sindaco - oppure finirà in contenzioso”. 

Le tappe e i tempi sono però diversi rispetto a quanto raccontato dal sindaco, visto che il progetto dell’ingegnere Salvatore Rigaglia, redatto nel 2014 e aggiornato ne 2019, prevedeva in realtà l’adeguamento sismico dell’ala sud e il calcolo strutturale riguardava collegamenti dei pilastri in fondazione, l’aumento della capacità portante dei pilastri (cerchiatura) e dei solai, rinforzi alle travi, consolidamento delle pareti murarie, realizzazione di porzioni ex novo di telai e solai, setti di irrigidimento e cerchiature alle aperture. I lavori sono iniziati nei primi mesi del 2020 e poi sospesi a settembre dello stesso anno, fin quando il crollo di due solai avvenuto il 19 marzo 2022 ha stravolto i piani: dopo quell’episodio l’ingegnere Rigaglia ha evidenziato in una nota del 5 aprile 2022 che sono emersi “nuovi fatti legati a gravi carenze costruttive”, dopo aver riscontrato “circostanze in ordine ai difetti costruttivi rinvenuti nei collegamenti che si sono resi visibili solo a seguito del crollo e della messa a nudo si punti non ispezionabili con le normali indagini”, evidenziando che “il fabbricato è da ritenersi potenzialmente pericoloso per il rischio che si possano avere altri fenomeni alla stregua di quello già accaduto o ben più gravi”. A gennaio 2023 è stato affidato l’incarico all’ingegnere Damiano Verdura per altre indagini strutturali e le risultanze sono state trasmesse al Comune il 3 maggio, con il suggerimento a non proseguire e a non adeguare le strutture esistenti viste le criticità emerse. Ricevuta la relazione, il responsabile del procedimento ha inviato una nota all’Amministrazione il 16 agosto concludendo che “i lavori appaltati non possono trovare esecuzione così come previsti”, il 18 agosto il sindaco ha invitato segretario, responsabile dell’Area Lavori Pubblici e responsabile del procedimento ad approfondire l’argomento e il 22 settembre si è svolta la riunione che il 16 ottobre ha portato la giunta a rinunciare al finanziamento. Dunque solo nei mesi scorsi è stato accertato che non era conveniente mantenere e adeguare le strutture nè operare una parziale demolizione dell’edificio. Adesso bisognerà ripartire da zero per trovare nuovi fondi quantomeno per ricostruire l’ala sud.


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