Giovedì 09 Maggio 2024
Costituita l’Associazione temporanea di scopo tra i primi 23 enti aderenti all'iniziativa


Telemedicina in rete nei piccoli comuni siciliani, da Limina parte un ambizioso progetto

di Andrea Rifatto | 07/12/2023 | ATTUALITÀ

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Mauro, Lapunzina e Ricciardi all'incontro in municipio

Garantire il principio costituzionale di un equo accesso dei cittadini ai servizi sanitari, soprattutto in quei centri esclusi da ogni tipologia di struttura. Un ambizioso progetto di telemedicina che punta a mettere in rete 131 comuni siciliani disagiati, dove non esistono ospedali e che nel prossimo futuro non saranno sedi degli istituendi Ospedali di comunità, Case di comunità e Centri operativi territoriali finanziati dal Pnrr. L’idea è stata presentata a Limina, dove è stata costituita l’Associazione temporanea di scopo tra i primi 23 comuni aderenti con capofila proprio il borgo liminese, con la sottoscrizione dell’atto da parte dei sindaci o amministratori dei centri messinesi di Limina, Roccafiorita, Fiumedinisi, Mongiuffi Melia, Antillo, Casalvecchio Siculo, Pagliara, Motta Camastra, Graniti, Galati Mamertino, Sant’Angelo di Brolo, Malfa, Castel Di Lucio, Cesarò, Longi, San Fratello, Naso, dei catanesi Maniace, Sant’Alfio e Maletto e poi di Troina (Enna), Santa Caterina Villarmosa (Caltanissetta) e Buccheri (Siracusa). Altri comuni sono pronti ad aderire e il numero complessivo degli enti partecipanti è destinato a salire. L’idea progettuale è partita dall’Associazione Zone Franche Montane Sicilia presieduta dal giornalista Vincenzo Lapunzina ed è stata concretizzata in un progetto operativo redatto dalla società “Twilly Srl” di Gela, presente con il presidente Alessio Mauro. “Abbiamo scelto Limina come capofila perchè il sindaco si è speso con forza e con il cuore per le Zone franche montane - ha detto Lapunzina - un progetto che nasce per arrivare alle fasce deboli della popolazione di cui non si occupa nessuno, a quelle persone che ogni giorno devono scegliere se mangiare, riscaldarsi o curarsi”. Ricciardi ha evidenziato come si tratti di “un accordo che guarda alla tutela del territorio e dei cittadini, ho ricevuto la proposta a luglio e l’ho abbracciata, approvandola in Giunta e in Consiglio, trasmettendo il progetto ai 131 comuni individuati. Non ho sollecitato nessuno ma tutti hanno aderito spontaneamente”. Mauro della società “Twilly” ha spiegato i benefici del progetto di telemedicina e ha sottolineato come sia importante “mettersi in rete per costruire una grande forza e ottenere i finanziamenti”.

Cosa prevede il progetto. Oltre alla creazione di un punto salute per ogni Comune aderente all’Ats, che verrebbe dotato di attrezzature per televisite, teleconsulti ed esami ematici, nella fase di startup il progetto prevede la fornitura a titolo gratuito di 2.000 device da destinare per un anno ai residenti affetti da condizioni patologiche acute e croniche cardiovascolari, chirurgiche/post-operatorie, pneumologiche e geriatriche, per l’assistenza a lungo termine, che misureranno e comunicheranno a familiari e personale di assistenza alcuni parametri vitali, tra i quali pressione arteriosa, frequenza cardiaca e respiratoria, saturazione ossigeno e temperatura corporea, permettendo ai medici di base che avranno accesso alla piattaforma di telemedicina di adottare adeguate terapie che porteranno a ridurre dal 30 al 50% gli accessi al Pronto soccorso, quindi i ricoveri impropri per i pazienti con malattie croniche, con un’importante ricaduta positiva sulla spesa che grava sul Servizio sanitario regionale. Un progetto dal costo complessivo per tre anni di 52,7 milioni di euro e i 23 enti aderenti hanno conferito al sindaco di Limina, Filippo Ricciardi, il mandato di presentare la richiesta di finanziamento per accedere ai fondi regionali o del Pnrr per attuare l’idea. 


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