Giovedì 09 Maggio 2024
Strumento fondamentale per l'utilizzo del demanio marittimo. Individuate sei zone


Taormina, riparte per l'ennesima volta l'iter del Pudm: il Comune chiede due concessioni

di Andrea Rifatto | 14/02/2024 | ATTUALITÀ

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Riparte da zero, o quasi, l’iter per il Piano di utilizzo del demanio marittimo di Taormina. La giunta comunale ha approvato l’avvio della procedura di pre-valutazione del documento, redatto dall’ingegnere Massimo Puglisi con la collaborazione esterna dell’ingegnere Filippo Grifò, e ha dato mandato di trasmettere tutti gli atti e gli elaborati all’Ufficio territoriale Ambiente di Messina per la procedura di pre-valutazione. Prima di avviare l’iter per la Valutazione ambientale strategica e il successivo iter amministrativo-procedurale di adozione da parte del Consiglio comunale, con conseguente approvazione da parte della Regione, è infatti necessario sottoporre il Piano all’Uta affinché provveda alla pre-valutazione della conformità alle normative vigenti. In questi anni il Comune di Taormina ha redatto diverse proposte di Pudm, l’ultima a partire dal 2018, che però non hanno concluso il loro iter sia per le novità normative sopravvenute che per la necessità di modifiche richieste con la check list di valutazione dalla Struttura territoriale ambientale di Messina nel 2020. A fine 2021 l’Amministrazione comunale ha conferito l’incarico professionale all’ing. Filippo Grifò e adesso il Piano è stato aggiornato e modificato. Uno strumento fondamentale per Taormina, in quanto la sua finalità è quella di organizzare e regolamentare la fruibilità, pubblica e privata, delle spiagge e di altre eventuali aree demaniali connesse, consentendone nella stagione estiva l'uso balneare e per attività socio-ricreative, in un contesto di tutela e valorizzazione delle risorse ambientali. 

Sei le aree omogenee individuate sul demanio marittimo taorminese, in base alle caratteristiche derivanti dalle varie analisi del quadro conoscitivo, tenuto conto delle particolarità specifiche di alcune zone del litorale: Villagonia, Capo Taormina, Riserva naturale orientata Isola Bella, Mazzarò, Spisone e Mazzeo, descritte nel Pudm con peculiarità e caratteristiche intrinseche ed estrinseche per valorizzare e sostenere la migliore fruizione possibile delle spiagge, dotandole di arredi, attrezzature e servizi adeguati alle esigenze sociali e del turismo balneare, utili a soddisfare la domanda nel settore. Attualmente a Taormina sono state rilasciate 43 concessioni demaniali, altre quattro richieste sono in itinere comprese quelle del Comune per il lungomare di Mazzeo (775 metri di fronte per un totale di 11.400 metri quadrati, presentata il 7 novembre) e per le pompe di sollevamento dei reflui e dei collettori fognari a Mazzarò (chiesta il 19 gennaio). Un litorale alquanto complesso quello taorminese, con caratteristiche morfologiche ed orografiche disomogenee e sul quale la presenza di opere di sbarramento e il prelievo di inerti lungo gli alvei delle fiumare ha influito sull’arretramento della linea di costa. Per il sindaco Cateno De Luca “il Piano di utilizzo del demanio marittimo è un documento di pianificazione cruciale per delineare l'uso della fascia costiera demaniale e del litorale marino - ha affermato - sia per iniziative pubbliche che private, nell'ottica di riqualificare il litorale taorminese”.


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