Giovedì 09 Maggio 2024
Parere favorevole alle opere progettate dal Comune grazie al contributo del Governo


Taormina, ok da Palermo al progetto di raccolta acque a Trappitello: ora servono i fondi

di Andrea Rifatto | 26/12/2023 | ATTUALITÀ

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La via Arancio si allaga ad ogni pioggia

Arriva il via libera dalla Regione agli interventi finalizzati alla resilienza del quartiere Trappitello attraverso il miglioramento e il riordino delle reti tecnologiche in via Arancio, una zona dove i fenomeni di inondazione dei terreni e degli insediamenti, causati dall’inefficienza delle canalizzazioni fognarie, determinano allagamenti ad ogni pioggia con problematiche di natura igienico-sanitaria e mandano il tilt la circolazione stradale con rischi per la pubblica incolumità. L’Autorità di bacino ha rilasciato al Comune il nulla osta idraulico sul progetto per la realizzazione delle opere e autorizzazione all’accesso in alveo, visto che i lavori interesseranno le aree demaniali del torrente Santa Venera e del fiume Alcantara. L’elaborato esecutivo è stato redatto dall’ingegnere Santi De Gaetano di San Filippo del Mela, dopo l’incarico affidato dall’Ufficio tecnico per una spesa di 93mila 637 euro, coperta con il contributo da 97mila 640 euro per ottenuto un anno fa dal Ministero dell’Interno con l’assegnazione delle risorse per le spese di progettazione definitiva ed esecutiva per opere di messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio e per investimenti di messa in sicurezza delle strade. 

Il progetto prevede principalmente la raccolta delle acque bianche nella zona sud di Trappitello (al di sotto dell’asse autostradale), lungo la via Arancio, con il successivo smaltimento in parte nel fiume Alcantara e in parte nel torrente Santa Venera; l’intervento si attuerà con la collocazione di pozzi disperdenti drenanti sul tronco della rete indirizzata sul versante sud, lasciando scaricare il tronco della rete orientata a nord sul fiume Santa Venera. Una metodologia che contiene tutti gli elementi necessari al corretto scarico delle acque e comprende vasche di decantazione delle sabbie con scolmatore di piena, sistema di disoleazione per il trattamento delle acque di prima pioggia e infine una adeguata batteria di sei pozzi disperdenti. Il progetto è sostenuto da un adeguato studio geologico, esaminato anche dall’Autorità di bacino, volto a verificare la capacità di assorbimento delle acque nel sottosuolo e il loro deflusso naturale. Il Comune deve adesso attivarsi per approvare il progetto e cercare una fonte di finanziamento per realizzare i lavori. 


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