Giovedì 18 Aprile 2024
La denuncia dei sindacati, che segnalano il caso del piazzale della Madonnina


Taormina, bus turistici in sosta "selvaggia": “Danno economico per Comune e Asm”

25/03/2016 | ATTUALITÀ

2114 Lettori unici

I bus in sosta nel piazzale della Madonnina

Una situazione che nuoce in maniera oggettiva ed inevitabile con una perdita non indifferente sia per le casse aziendali che per quelle comunali. È quanto denunciato dalle rappresentanze sindacali aziendali Filt-Cgil, Ugl, Fit Cisl, Uilt-Uil e Faisa Cisal in seno all’Asm di Taormina a riguardo della sosta “selvaggia” all’interno del piazzale denominato della Madonnina­­­­­­­ dei bus turistici che giungono quotidianamente nella Perla. “La gestione dell’area in questione è disciplinata dall’ordinanza n. 95 del 31 agosto del 2011 a firma dell’allora sindaco Mauro Passalacqua – scrivono le organizzazioni sindacali nella lettera inviata al primo cittadino Eligio Giardina, al presidente del Consiglio comunale Antonio D’Aveni, a tutti i consiglieri e per conoscenza al liquidatore Asm Agostino Pappalardo – emanata, così come si legge nella stessa, ‘al fine di scongiurare ed evitare ogni forma gestionale così come ogni occupazione, organizzata e/o spontanea, stabile o transitoria, impropria e/o abusiva e/o illecita tendente almeno di fatto ad ostacolare o aggirare la capillarità e regolarità della riscossione del ticket comunale e a causare un grave danno economico a causa del mancato afflusso presso le strutture multipiano a parcheggio denominate Lumbi e Porta Catania’. Con la stessa è stato inoltre istituito il divieto di sosta in tutta l’area, segnalato con apposita cartellonistica, prevedendo inoltre che la piazzuola venga ‘sfruttata solo in via emergenziale, riscuotendo canone e ticket, nell’ipotesi di esaurimento delle disponibilità di parcheggi presso le strutture del Lumbi e di Porta Catania, e si intima ‘di disporre il più totale ausilio da parte del corpo di Polizia municipale onde contribuire ad assicurare l’osservanza delle predette disposizioni e la contestazione delle eventuali infrazioni nel rispetto del Codice della Strada, del presente provvedimento e di ogni disposizioni normativa vigente civile, amministrativa e penale”.

“L’area infatti – spiegano le sigle aziendali della municipalizzata taorminese – dovrebbe essere adoperata solo per effettuare operazioni di carico e scarico con il versamento del ticket al Comune che dovrebbe essere riscosso dal personale Asm. Di fatto, invece, è possibile notare, come documentato da alcuni dipendenti dell’azienda anche tramite fotografie, che i bus che arrivano nell’area della Madonnina non si limitano ad effettuare il carico e/o lo scarico dei passeggeri, ma vi restano parcheggiati per lunghi periodi: situazione che causa principalmente una mancanza di introiti alle casse dell’Asm, i cui silos spesso rimangono vuoti, oltre che allo stesso Comune, al quale dovrebbe essere versato il ticket. La stessa situazione era già stata debitamente segnalata con apposita nota del 22 maggio 2015 in cui si evidenziava come venisse pregiudicata l’attività dei parcheggi cittadini, preposti ad accogliere i bus turistici, con un notevole danno erariale per entrambi”.

I sindacati chiedono dunque che venga ripristinato il rispetto dell’ordinanza, soprattutto per quanto riguarda il divieto di sosta dei bus, permettendo così ai parcheggi di poter ottenere liquidità, visto anche che la stagione turistica sta entrando nel vivo e a Taormina arriveranno gruppi organizzati e gite scolastiche: “Al momento la perdita di incassi maggiore riguarda l’Azienda – evidenziano nella nota – poiché  si parla di almeno 60 euro per bus, oltre ai 40 del ticket che invece dovrebbero essere ‘girati’ al Comune: invitiamo pertanto gli organi comunali a voler intervenire ciascuno per le proprie competenze, al fine di evitare il protrarsi di tale situazione che nuoce alle casse dei due enti”.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.