Mercoledì 08 Maggio 2024
Già prevista la sostituzione della condotta dove ha ceduto il terreno. Una casa inagibile


Strada crollata a Misserio, c'era una perdita d’acqua nota al Comune da settimane - VIDEO

di Andrea Rifatto | 03/03/2023 | ATTUALITÀ

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I lavori già avviati e la perdita d'acqua dal vecchio muro

Erano settimane che quel muro “vomitava” acqua ed era stato accertato che non fosse sorgiva ma proveniente dalla condotta idrica, visto che interrompendo l’erogazione la fuoriuscita cessava. Ma la terra ha ceduto prima che l’uomo intervenisse. C’è anche una falla nell’acquedotto comunale alla base del crollo della Strada provinciale 23 avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì a Misserio, dove si è aperta una voragine lunga venti metri e larga tre al km 7 dell’arteria che collega con Santa Teresa di Riva, in corrispondenza dell’ultima curva all’ingresso lato valle della frazione. Da settimane, infatti, una perdita nella condotta provocava il riversamento di acqua lungo il vecchio muro di contenimento che ha ceduto, tanto che la struttura si presentava costantemente bagnata e alla base si formava un ristagno d’acqua. Il problema era stato segnalato al Comune dall’impresa esecutrice delle opere di consolidamento, la “Sa.Co.Rest” di Favara, e dal direttore dei lavori, come messo nero su bianco nel verbale redatto mercoledì mattina dopo un sopralluogo nel punto della frana, alla presenza del direttore dell’Ufficio tecnico Francesco Pagano, del responsabile del procedimento Francesco Scarcella, del direttore lavori Giovanni Curcuruto e di Carmelo Saieva dell’impresa, nel quale si evidenzia che “nel tratto interessato si era già provveduto ad un intervento di riparazione sulla rete idrica e l’impresa esecutrice e il direttore dei lavori avevano segnalato il persistere dell’ulteriore perdita di acqua. Il Comune - è stato aggiunto - stava predisponendo la sostituzione dell’intero tratto di condotta ormai vetusta”. Il video che pubblichiamo sotto, che dimostra le perdite di acqua dal muro, è stato girato il 27 gennaio: quindici giorni fa è stata effettuata la riparazione e in quell’occasione l’Ufficio tecnico si è reso conto che andava cambiato un tratto più lungo della tubazione e  dunque martedì erano stati predisposti gli atti per intervenire. Ma la perdita si è trasformata in sversamento, a causa della rottura della condotta in ferro in corrispondenza di un giunto tra due tubi, e l’acqua ha eroso il terreno prima che si potesse intervenire. A contribuire a far collassare la strada potrebbero essere state ulteriori infiltrazioni d’acqua (durante il forte acquazzone di martedì sera) dalle crepe che si erano formate per il passaggio dei veicoli sulla sede stradale e il forte degrado del muro. Fortunatamente il crollo è avvenuto all’1.45 di notte, quando non transitava nessuno, ma in quel punto si sarebbe potuto trovare uno scuolabus, un mezzo di trasporto pubblico, un’autovettura o un mezzo d’opera del cantiere, uno dei quali doveva transitare proprio in quel punto mercoledì mattina. E in quel caso la frana poteva trasformarsi in tragedia. “È stata accertata la perdita d’acqua ma non credo che la frana sia stata determinata da questo - dice il sindaco Danilo Lo Giudice - avere già le opere in corso ci consente di proseguire velocemente e ringrazio la Città metropolitana per gli interventi sulle altre strade”.

Vista l’urgenza, il Comune ha autorizzato il direttore dei lavori ad intervenire immediatamente con l’impresa esecutrice al ripristino dell’arteria e si stima che passerà almeno un mese prima della riapertura della Strada provinciale 23. La ditta “Sa.Co.Rest” ha già rimosso le macerie del vecchio muro e della sede stradale e ieri ha iniziato con la posa di blocchi di cemento in sostituzione della struttura di contenimento, allo scopo di stabilizzare il piede del terrapieno ed evitare ulteriori crolli. Poi si passerà alla costruzione dell’ultimo tratto del muro in cemento armato, lungo quattro e altro tre metri, a distanza di quattro metri da quello esistente, per il quale sono stati già infissi i pali nel terreno, con il successivo riempimento dello spazio all’interno. Le operazioni sono seguite dal direttore dei lavori, l’ingegnere Curcuruto, che ha sollecitato l’impresa a procedere speditamente. Con ordinanza del sindaco Lo Giudice è stata dichiarata inagibile per motivi di sicurezza l’abitazione a ridosso del crollo, in quanto i Vigili del Fuoco hanno raccomandato verbalmente all’Ufficio tecnico di provvedere all’immediato sgombero dell’edificio, ravvisando evidenti problemi di sicurezza dell’immobile, al fine di scongiurare ogni possibile pericolo derivante dall’aggravamento del crollo della strada. “La casa interessata - è stato evidenziato nel provvedimento - non risultata abitata in quanto il proprietario risiede stabilmente a Catania, ma sussistono condizioni pregiudizievoli per l'incolumità degli occupanti e occorre monitorare lo stato di pericolo e nello stesso tempo mettere in sicurezza la strada e il fabbricato, evitando l'esposizione al rischio” con il divieto di accesso e di permanenza nel fabbricato. Già riparate le condotte idriche e del gas metano e in tutte le abitazioni di Misserio è tornata l’acqua.

Più informazioni: frana misserio  


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