Giovedì 09 Maggio 2024
Il Consiglio sostiene l'iniziativa del sindaco, che ringrazia la prefetta per l'intervento


"Se Roccalumera muore non rinasce più: rampe A18 per il raddoppio o faremo le barricate"

di Andrea Rifatto | 19/07/2023 | ATTUALITÀ

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Il Consiglio comunale di Roccalumera

“Non concederemo alternative, questa vicenda riguarda il futuro dei nostri figli e se il paese muore non rinasce più. Dobbiamo essere pronti a fare le barricate e la politica deve essere unita e fare squadra”. È fermo sulle proprie posizioni il sindaco di Roccalumera, Giuseppe Lombardo, sulla necessità di garantire una viabilità alternativa per i mezzi di cantiere che transitano nei comuni jonici per la costruzione del raddoppio ferroviario. Lo ha ribadito in Consiglio comunale, nella seduta straordinaria e urgente convocata per illustrare quanto discusso giovedì scorso in Prefettura, quando è emersa una soluzione per sgravare le strade e i lungomari dei centri costieri dal transito di centinaia di camion diretti alle stazioni di Nizza di Sicilia e Sant’Alessio Siculo, ossia la realizzazione di due svincoli provvisori sulla A18 ad uso esclusivo dei mezzi d’opera. Lombardo ha ripercorso le ultime settimane, da quando ha scoperto che nei mesi scorsi la Polizia locale di Roccalumera ha concesso il nulla osta al transito eccezionale delle talpe per scavare le gallerie (“Con quale criterio? L’ho revocato ponendo la condizione che eventuali danni vanno risarciti”) fino al dialogo instaurato con la prefetta, che ha sconsigliato l’adozione di un’ordinanza per vietare il transito ai mezzi del cantiere, già annunciata dal primo cittadino: “Ho detto alla massima rappresentante del Governo che senza le rampe ero pronto a consegnare la fascia - ha sottolineato ieri sera il sindaco - secondo i flussi di traffico previsti sul lungomare di Roccalumera transiterebbero 336 camion ogni giorno durante lo scavo della galleria Sciglio, la più lunga da 9,3 km: sarebbe la morte economica e sociale del paese, anni di sacrifici e investimenti buttati alle ortiche, immobili sul lungomare che perderebbero valore, turisti che non verrebbero più. Ciò che ci verrebbe tolto in dieci anni non può esserci restituito con 700-800 assunzioni nel cantiere. Con gli svincoli si scenderebbe a 80 passaggi e mi conforta l’interessamento della prefetta - ha aggiunto Giuseppe Lombardo - sarebbe uno sgarbo istituzionale scavalcarla assumendo altre decisioni con una delibera di Consiglio”. 

L’aula ha sposato all’unanimità l’iniziativa del sindaco e anche la minoranza consiliare ha annunciato di sostenere le azioni che verranno intraprese per migliorare la viabilità e la vita dei cittadini. Lombardo, esprimendo apprezzamento per l'intervento della prefetta Di Stani, ha fatto riferimento alla nota inviata dalla Prefettura al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti chiedendo di valutare il rilascio ad Rfi e ai consorzi delle imprese esecutrici dell’autorizzazione a costruire le bretelle dell’A18, così come il Commissario straordinario di Governo per il raddoppio ferroviario, Filippo Palazzo, ha chiesto al Mit un incontro per illustrare “i forti benefici in termini di flussi di traffico che si avrebbero con le rampe provvisorie, per evitare qualsivoglia condizionamento all’esecuzione delle opere previste”. Il sindaco di Roccalumera è comunque fiducioso: “Adesso Rfi ha capito che c’è un muro e che abbiamo preso coscienza della situazione - ha concluso in aula - tutti noi sindaci siamo d’accordo e sanno che hanno bisogno di noi per interessi economici e tempi da rispettare, altrimenti o non si realizza l’opera o si realizza con grandi difficoltà”.


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