Mercoledì 24 Aprile 2024
Crollata in seguito all’alluvione del 2009. Iter rallentato da intoppi burocratici


Scaletta Zanclea, tempi più lunghi per il ripristino della strada per il cimitero

di Gianluca Santisi | 01/11/2016 | ATTUALITÀ

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La strada crollata nel 2009

In occasione della Commemorazione dei defunti torna di attualità a Scaletta Zanclea la problematica relativa alla mancanza della strada di accesso al cimitero, crollata in seguito all’alluvione del 2009. La situazione sembrava essersi sbloccata lo scorso aprile, quando il progetto di ripristino del tratto di strada franato era stato approvato in linea amministrativa. Quello sarebbe dovuto essere l’ultimo atto prima della pubblicazione del bando per la realizzazione dell’opera, che prevede una spesa di 4 milioni e mezzo di euro. Ma il sopravvenuto cambio della legge sugli appalti ha fermato tutto. “Era previsto un appalto integrato di progettazione esecutiva e realizzazione – ha spiegato il vicesindaco Gabriele Avigliani – ma la legge è cambiata poco prima della pubblicazione del bando e quindi la Protezione civile si sta riattivando per mandare a gara prima la progettazione esecutiva e poi la realizzazione”. In sostanza, un passo indietro notevole che allungherà sensibilmente i tempi previsti per l’intervento. “I fondi ci sono – ha aggiunto Avigliani – ma questi intoppi burocratici hanno rallentato l’iter. Noi solleciteremo la Protezione civile a fare in fretta e, a tal proposito, abbiamo già incontrato il nuovo responsabile provinciale, Alfredo Biancuzzo, che si è mostrato molto disponibile. Abbiamo riallacciato i contatti per cercare di affrontare insieme la situazione”.

Più volte nel corso di questi sei anni i cittadini di Scaletta hanno chiesto il ripristino della strada, considerata l’impossibilità di andare a trovare i propri cari defunti. Alla fine del 2014, l’Amministrazione comunale adottò una soluzione tampone, emanando un’ordinanza che disponeva l’utilizzo di una strada privata per due giorni la settimana e in occasione dello svolgimento delle cerimonie funebri. Un bypass assolutamente provvisorio e che può essere percorso solo “in condizioni meteorologiche di assoluta normalità”. Ecco perché è necessario sbloccare al più preso l’iter per l’esecuzione dei lavori di ricostruzione della strada crollata. 


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