Giovedì 09 Maggio 2024
Indetta dal sindaco dopo le sollecitazioni. La replica del presidente del Consiglio


Scaletta, l'Amministrazione apre al dialogo sul raddoppio: convocata un'assemblea pubblica

di Andrea Rifatto | 30/11/2022 | ATTUALITÀ

659 Lettori unici

Le Cause e Moschella seguono da vicino la vicenda

Ci sarà un’assemblea pubblica a Scaletta Zanclea per discutere del progetto del raddoppio ferroviario e del cantiere che sarà aperto in paese nei prossimi mesi. È quanto ha deciso l’Amministrazione comunale dopo le sollecitazioni giunte dai cittadini, compresa la petizione firmata da 175 residenti e presentata nelle scorse settimane da Filippo Manganaro e Guido Di Blasi, delegati a interloquire con il Comune. L’assemblea è stata indetta dal sindaco Gianfranco Moschella per martedì 13 dicembre, alle ore 16, all’interno del Polifunzionale. Una modalità di confronto scelta anche perchè sia lo Statuto che il Regolamento consiliare non prevedono la partecipazione attiva dei cittadini ai lavori del Consiglio con sedute aperte, come chiesto nella petizione, bensì le assemblee di cittadini, come ricordato dal presidente Andrea Le Cause nella replica inviata lunedì a Manganaro e Di Blasi. “La petizione depositata risulta priva di alcuni requisiti formali/sostanziali ai fini della genuinità della stessa - ha risposto il massimo esponente del civico consesso - di cui due insanabili ai fini dell’ammissibilità: la richiesta non è firmata e sui singoli fogli firma, allegati, non è stato riprodotto il testo della petizione, a tutela della chiara volontà dei firmatari. Tuttavia, in comunione di intenti con il sindaco e i colleghi consiglieri, si è ritenuto accogliere la richiesta al fine di fornire le dovute informazioni, recepire le opportune proposte e valutare le iniziative a supporto delle stesse, garantendo legittimamente la partecipazione attiva dei cittadini con un’assemblea, nell’intento di un miglioramento complessivo”. 

In merito all’accusa di non aver trattato in Consiglio la questione del raddoppio per due anni, Le Cause ha replicato che “dal 2020 erano in atto norme sanitarie restrittive per la pandemia che hanno ostacolato anche le normali attività”, sottolineando di non aver attuato alcuna pseudo difesa d’ufficio dell’Amministrazione comunale ma di aver soltanto fatto il proprio dovere per quanto di competenza ed in ragione del mandato ricevuto dai cittadini e che le preoccupazioni e le richieste dei cittadini sono costantemente all’attenzione dell’Amministrazione, aggiungendo di condividere il “punto centrale del dibattere e del confrontarsi come iniziativa mossa a beneficio dell’interesse generale”, invitando allo stesso tempo i destinatari “a ricambiare i toni rispettosi”.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.