Giovedì 09 Maggio 2024
Disponibilità a far proseguire le attività e concedere ristori. Serve l'accordo col Comune


Savoca, atleti stretti tra le ruspe: Rfi rassicura la società e collabora alla nuova pista

di Andrea Rifatto | 23/10/2023 | ATTUALITÀ

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Quel che resta della pista compressa dal cantiere

Giovani e giovanissimi atleti si allenano su quel che resta della pista e sperano di non esserne privati da un momento all’altro, mentre intorno operano ruspe e gru. Le promesse continuano ad arrivare, ma fin quando non si tradurranno in atti concreti la diffidenza è comprensibile. A Savoca la pista di atletica del Centro sportivo polifunzionale è ancora parzialmente utilizzabile, nonostante sia da mesi area di cantiere per le opere del raddoppio ferroviario, e si attendono certezze sulla costruzione del nuovo impianto sportivo nella frazione Contura, alcune centinaia di metri più a monte, progettato dal Comune che ha previsto una pista di atletica da nove corsie, spogliatoi e servizi, tribuna per 800 spettatori, parcheggio e strada di accesso, per un costo di 3 milioni 300mila euro. Rete Ferroviaria Italiana, in una lettera firmata dal referente del progetto ferroviario e inviata a Comune, Commissario straordinario di Governo, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero per lo Sport e i Giovani, Rfi e Italferr, conferma “l’assoluta disponibilità a individuare insieme adeguate e fattibili risposte alle esigenze espresse dalla comunità locale” e ricorda che “è stata condivisa come risoluzione finale dell’interferenza la delocalizzazione della pista di atletica, con progetto di competenza del Comune che ne ha già avviato la fase autorizzativa, prevedendo una contribuzione economica a carico del progetto ferroviario da definire mediante atto programmatico che regolerà gli impegni delle parti coinvolte”. Il nuovo impianto non era stato chiesto come opera compensativa nella conferenza di servizi degli anni scorsi e il Comune si è attivato solo a fine 2021, una volta resosi conto che il viadotto tra la stazione di Sant’Alessio Siculo e l’imbocco della galleria sulla sponda savocese sarebbe passato sopra la pista e le aree sottostanti sarebbero state espropriate. La società Atletica Savoca, che utilizza l’impianto con oltre 100 giovani, è da tempo sul piede di guerra ritenendo che il municipio si sia mosso troppo tardi, ma da Rfi arrivano rassicurazioni sull’esigenza di garantire continuità alle attività sportive.

"Da giugno è stata limitata la presa in possesso delle aree ad una prima metà di pista - ricorda Infantino - concordando con l’associazione sportiva la risistemazione della restante parte rimasta temporaneamente in uso, al fine di garantire la continuità delle attività sportive per quanto possibile. Recentemente è giunta una richiesta di prolungamento di circa 30 metri di una porzione di pista, che sarà realizzata nelle prossime settimane”. Rfi conferma quindi la disponibilità “a provvedere sin da subito e per le restanti indisponibilità della pista di atletica che si verranno a creare, al ristoro dei maggiori oneri a carico delle associazioni sportive per il ricorso all’utilizzo di campi sportivi o palazzetti limitrofi eventualmente disponibili nel comprensorio”. Il sindaco Massimo Stracuzzi dice di aver sentito telefonicamente il ministro per lo Sport Andrea Abodi, che ha dichiarato la sua disponibilità a portare avanti l’iter per la realizzazione del nuovo impianto di atletica, “un centro sportivo più ampio che possa guardare a realtà sempre più vaste - lo definisce Stracuzzi - ed aspirare ad ospitare eventi sportivi anche di livello internazionale, non una mera traslazione dell’impianto esistente”. L’attuale pista di atletica, inoltre, è beneficiaria di un finanziamento da 1 milione 453mila 618 euro ottenuto dalla scorsa Amministrazione comunale dopo la partecipazione al Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la quale il Comune ha siglato una convenzione il 31 luglio 2021: da quella data il termine era di 18 mesi per completare i lavori, prorogabili di altri 12 in casi eccezionali, per non perdere i fondi.


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