Giovedì 18 Aprile 2024
Maggioranza e minoranza d'accordo in Consiglio. Qualche malumore tra gli operatori


Savoca, arriva l’imposta di soggiorno per i turisti

di Andrea Rifatto | 10/04/2018 | ATTUALITÀ

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L'ingresso del centro storico di Savoca

Arriva l’imposta di soggiorno a Savoca. Dal 2019, infatti, coloro che alloggeranno nelle strutture ricettive situate nel territorio comunale del borgo tra i più belli d’Italia dovranno versare una tassa che finirà poi nelle casse del Comune. Lo ha stabilito il Consiglio comunale nel corso dell’ultima seduta, con un ordine del giorno aggiuntivo preparato e votato all’unanimità dagli otto consiglieri presenti tra maggioranza e minoranza (Sergio Trimarchi, Massimiliano Palella, Onofrio Triolo, Paola Pantò, Pietro Santoro, Nino Altadonna, Vanessa Bottari e Francesco Nicita) mentre erano assenti in quattro (Massimo Stracuzzi, Fabio Crupi, Katia Palella e Giulia Ristuccia). La proposta prevede il pagamento di un’imposta di 2 euro a persona e a pernottamento nelle attività extra alberghiere di qualunque tipologia ricettiva, bed and breakfast e altre tipologie non soggette a classificazione, mentre in tutte le altre categorie la tassa sale a 3 euro, sempre a persona e a pernottamento. La delibera ha ricevuto parere favorevole di regolarità tecnica e contabile e la sua efficacia è subordinata all’acquisizione del parere favorevole del revisore dei conti. Anche Savoca ha deciso quindi di sfruttare la possibilità offerta dalla legge, che consente ai comuni capoluogo di provincia, alle unioni di comuni e ai centri inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d'arte, come in questo caso, di istituire con deliberazione del Consiglio un'imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture, da applicare, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino a un massimo di 5 euro per notte di soggiorno. Il relativo gettito deve essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione,fruizione e recupero dei beni culturali ed  ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali.

“L’imposta entrerà in vigore dal prossimo anno – spiega il capogruppo di maggioranza Sergio Trimarchi – e in questo lasso di tempo verrà redatto il Regolamento che disciplina modalità di riscossione ed esenzioni”. La legge prevede infatti che il Comune, sentite le associazioni maggiormente rappresentative dei titolari delle strutture ricettive, ha la facoltà di disporre ulteriori modalità applicative del tributo e di prevedere esenzioni e riduzioni per  particolari fattispecie o per determinati periodi di tempo”. “Il nostro obiettivo è quello di favorire una presenza prolungata dei visitatori a Savoca – aggiunge Trimarchi – e non di avere un turismo mordi e fuggi”. La proposta verrà quindi discussa con i titolari di strutture di ospitalità per capirne anche le reazioni e come sia stata accolta l’istituzione della tassa, che sembrerebbe aver generato già qualche malumore. Il capogruppo di minoranza Pietro Santoro ha sottolineato “l’importanza dell’istituzione della tassa di soggiorno in un comune a forte vocazione turistica come Savoca, che gravando sugli ospiti delle strutture ricettive costituirà una entrata significativa per le casse comunali”.


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