Sant’Alessio. Giuseppina Carnabuci confermata revisore dei conti
di Redazione | 18/09/2015 | ATTUALITÀ
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Giuseppina Carnabuci rimarrà in carica un altro triennio
Il Consiglio comunale di Sant’Alessio Siculo ha riconfermato il revisore dei conti uscente anche per il triennio 2015/2018. A ricoprire l’incarico sarà nuovamente la dott.ssa Giuseppina Carnabuci, iscritta all’albo dei dottori commercialisti, eletta dal Civico consesso alessese già nel giugno 2012. L’incarico era arrivato a scadenza il 27 giugno, per essere poi prorogato per ulteriori 45 giorni fino all'11 agosto. Al 3 settembre, termine fissato dal Comune per la presentazione delle domande, sono giunte in municipio due proposte, da parte dott.ssa Carnabuci e del dott. Antonino La Boccetta di Messina. L’Amministrazione comunale ha proposto la rielezione della professionista alessese, “perché in questi tre anni ha lavorato bene – ha evidenziato l’assessore al Bilancio Giuseppe Bartorilla – e sarebbe opportuno che il Consiglio si esprimesse senza indugi con voto unanime, così da consentire al revisore dei conti di proseguire il proprio lavoro evitando di bloccare l'attività amministrativa. Una figura importante – ha aggiunto Bartorilla – che dovrà collaborare con l’esecutivo nel riaccertamento dei residui e nella predisposizione del bilancio”. Parole di elogio anche da parte del sindaco Rosa Anna Fichera, che ha ricordato come Giuseppina Carnabuci abbia contribuito a scongiurare il dissesto dell’ente dopo la mole debitoria accertata lo scorso anno.
L’assemblea cittadina ha accolto l’invito e la professionista alessese è stata così eletta all’unanimità (assenti il presidente del Consiglio Giuseppe Pasquale e i consiglieri Giovanni Mercurio e Rosario Trischitta per la maggioranza e Daniela Carnabuci per l’opposizione) riportando le otto preferenze dei consiglieri presenti in aula. Il revisore dei conti del Comune di Sant’Alessio Siculo, che rimarrà in carica per i prossimi tre anni, percepirà un compenso annuo lordo pari a 3.450 euro, così come previsto dalla normativa per i comuni con popolazione inferiore ai 2.000 abitanti.
