Giovedì 09 Maggio 2024
Sabbia prelevata dal torrente per consentire i lavori. Ritardi per il nuovo marciapiede


Sant'Alessio, niente spiaggia e il cantiere si ferma: si riparte con un mini ripascimento

di Andrea Rifatto | 12/06/2023 | ATTUALITÀ

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Il tratto dove verrà costruita la pista di sabbia

Un intervento urgente che permetterà la prosecuzione delle opere di salvaguardia della costa e allo stesso ricostruirà la spiaggia sparita nei mesi scorsi. A Sant’Alessio Siculo sarà effettuato nei prossimi giorni una sorta di mini ripascimento di un tratto di arenile, nell’ambito dei lavori del secondo stralcio di completamento del terzo lotto avviati a gennaio 2021. Le ultime mareggiate hanno infatti reso più complicata l’esecuzione delle lavorazioni, visto che è stato spazzato via un tratto di spiaggia nella zona nord della cittadina del Capo, proprio dove l’impresa esecutrice “Sant’Alessio Scarl” di Barcellona Pozzo di Gotto deve intervenire da terra per ripristinare la barriera radente danneggiata dai marosi. Così il progettista e direttore dei lavori, l’ingegnere Francesco Giordano, ha studiato una soluzione per porre rimedio all’assenza di arenile, che prevede la realizzazione di una pista con la sabbia prelevata dalla foce del torrente Agrò sulla quale i mezzi d’opera potranno transitare per intervenire sulla scogliera a ridosso del lungomare. Il sindaco Domenico Aliberti e il responsabile unico del procedimento, l’architetto Natale Coppolino Gregorio, hanno quindi chiesto alla Regione il nulla osta idraulico finalizzato alla realizzazione di una trappola dei sedimenti alla foce dell’Agrò per assicurare la manutenzione della spiaggia emersa protetta dalla scogliera soffolta e per disostruire allo stesso la foce torrentizia e giovedì è arrivato da Palermo il nulla osta idraulico per la realizzazione delle opere e l’autorizzazione all’accesso in alveo per l’utilizzo del materiale sovralluvionale. I sedimenti saranno così impiegati per la realizzazione della pista sottostante il tratto di scogliera radente tra l’hotel Kennedy e l’hotel Solemar, per una lunghezza di 150 metri, con il prelievo alla foce di una quantità di sabbia compresa tra 5.000 e 10.000 metri cubi, con la riduzione del rischio idraulico e del sovralluvionamento, e il successivo riversamento con i camion nel tratto di arenile individuato, dove verrà ridistribuita da una pala gommata. 

In tal modo l’impresa potrà effettuare i lavori previsti e al termine rimarrà una striscia di spiaggia utilizzabile dai bagnanti e soprattutto dalle strutture ricettive della zona che in questi giorni, vista l’assenza di superficie sabbiosa, sono state costrette ad allestire i lidi sulla barriera radente. Oggi è attesa l’ultima autorizzazione dal Commissario di Governo per il dissesto idrogeologico e domani dovrebbero partire i lavori. Attualmente è in corso la rifioritura della barriera soffolta con la posa dei massi in mare, mentre sono fermi i lavori di costruzione del nuovo marciapiede davanti la piazzetta di fronte l’Ufficio turistico, iniziati due mesi fa: l’ingegnere Giordano ci ha spiegato che l’Amministrazione comunale ha scelto una tipologia di pavimentazione particolare e si attende l’approvvigionamento dei materiali per poter ripartire con le lavorazioni. Proprio su questo intervento la minoranza consiliare ha presentato un’interrogazione, chiedendo al sindaco in che tempi si ripristinerà lo stato dei luoghi, evidenziando che “una chiusura protratta del cantiere rende la situazione indecorosa a ridosso della stagione estiva” e che “a pochi metri di distanza insiste uno stabilimento balneare al quale si accede dalla scivola oggi chiusa e inibita al transito dei pedoni e alle ruspe per spianamento dell’arenile proprio in quel tratto”, con un mancato guadagno per il titolare del lido.


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