Giovedì 09 Maggio 2024
Gianni Mauro scrive all'Amministrazione: maggioranza e opposizione cercano le soluzioni


Sant'Alessio, la proprietà del castello apre al dialogo: "Ma per le visite pubbliche..."

di Andrea Rifatto | 22/05/2023 | ATTUALITÀ

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Il castello sorge sul promontorio del Capo

“Sono pronto ad un dialogo con il sindaco, che è già stato sul sito, ma penso che lui stesso si renderà conto della pericolosità dei luoghi non confacenti a visite pubbliche e non conoscendo le reali intenzioni delle persone in visita”. C’è un segnale di apertura da parte del proprietario del castello di Sant’Alessio Siculo per valutare se sia possibile rendere visitabile il forte che sorge sul promontorio del Capo. L’architetto Gianni Mauro (foto a lato), dopo aver appreso dai nostri articoli della discussione in Consiglio comunale sull’accessibilità del maniero, ha infatti inviato una lettera a sindaco, assessori e consiglieri, letta in aula nel corso dell’ultima seduta durante l’esame della mozione della minoranza per “studiare la fattibilità di un progetto condiviso con enti e soggetti interessati per poter riconoscere al complesso monumentale un futuro uso pubblico, donando ai santalessesi e ai turisti la possibilità di goderlo da vicino”. Il proprietario ricorda come “nel 1979 il forte è stato aperto al pubblico, come concordato con l'Amministrazione di allora, dietro pagamento di un ticket, ma non tutti sono a conoscenza che i visitatori, molto educatamente, hanno completamente demolito, portandosi via pezzo per pezzo, tutto il copriscala di accesso al terrazzo della torre ottagonale e a seguito di tale vandalismo si è deciso di non permettere più visite aperte al pubblico, informandone l'Amministrazione.Negli anni si sono sempre intrapresi dei colloqui con le amministrazioni succedutesi nel tempo - ha evidenziato - addivenendo alla conclusione che tali visite erano sconsigliate per la pericolosità del sito, soggetto a procurare eventuali cadute accidentali o a gesti sconsiderati, motivo per cui è stato installato un cancello alla base della scalinata di accesso, anche su consiglio delle forze dell'ordine intervenute sul posto, per non dire delle siringhe che si trovavano salendo o scendendo da casa”.

L’opposizione ha ringraziato l’architetto Mauro per la lettera “che ci dà speranze e toglie alibi e scuse - ha detto la consigliera Cristina Triolo - ora costituiamo un tavolo tecnico per valutare come trovare i fondi necessari per rendere idoneo il castello alla fruizione pubblica. È un atto dovuto nei confronti della cittadinanza. L’apertura del proprietario cozza con le dichiarazioni rilasciate in aula dall’assessore Trischitta, che aveva affermato come il proprietario avesse detto che quella è la sua unica casa e dunque secondo l'assessore le leggi sono a suo favore”. Per il collega Giuseppe Riggio “chiunque possiede un bene importante lo fa visitare, ovviamente non la dimora privata, e speriamo che innanzitutto gli alessesi più giovani possano conoscerlo". Per il presidente del Consiglio comunale, Natale Ferlito, “bisogna tenere conto dei costi e di chi sia disponibile ad assumersi la responsabilità di condurre i visitatori e vigilare, il Comune non può assumere personale o spostare dipendenti al castello”, mentre l’assessore al Turismo Saro Trischitta ha ribadito la disponibilità della famiglia Mauro all’apertura e dell’Amministrazione comunale a studiare le soluzioni, magari dall’accesso lato sud che conduce al giardino dove esiste un’area che va prima messa in sicurezza, nel segno della massima collaborazione come già accaduto in occasione del progetto per l’illuminazione artistica che verrà presto realizzata.


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