Giovedì 09 Maggio 2024
Nuove tariffe lievemente più alte: per l'Amministrazione costi contenuti al minimo


Santa Teresa, via libera al Piano rifiuti: contestate bollette più salate e strade sporche

di Andrea Rifatto | 03/06/2023 | ATTUALITÀ

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Sul lungomare il lavaggio stradale è un miraggio

Visioni diverse e soluzioni non coincidenti tra le forze politiche di Santa Teresa di Riva sulla gestione del settore rifiuti. Maggioranza e opposizione si sono confrontate in Consiglio comunale in occasione della discussione di due delibere sul Piano economico-finanziario della Tarip e di aggiornamento del regolamento sulla tariffa puntuale, votate favorevolmente dalla maggioranza con l’astensione dei consiglieri di opposizione. “Le bollette per i cittadini subiscono lievi aumenti grazie ai correttivi che abbiamo applicato - ha spiegato il sindaco Danilo Lo Giudice - facendo pesare l’incremento dei costi solo per 100mila euro rispetto ai 400mila euro legati ai costi di smaltimento e trasporto dell’indifferenziata, anche fuori regione, schizzati alle stelle. Si tratta di normali ritocchi, non di aumenti spropositati, bilanciati anche grazie ai contributi che abbiamo ottenuto dai consorzi di filiera (circa 130mila euro) e dai 120mila euro di premialità che riceveremo dalla Regione per aver superato 65% di differenziata”. Il costo complessivo dei servizi è passato da 1 milione 706mila 501 euro a 1 milione 807mila 915 euro, con un aumento di 101mila 414 euro. Le tariffe 2023 per le utenze domestiche sono aumentate in media del 2,24% per la parte fissa, mentre la tariffa della parte variabile subisce un incremento del 3,90% (da 0,9836 a 1,022 euro/kg); per le utenze non domestiche l’aumento medio sulla parte fissa è del 10,59% mentre per la parte variabile si conferma al 3,90%. Ad esempio una famiglia di quattro persone che vive in un alloggio di 100 metri quadrati e produce 100 kg di rifiuti indifferenziati, nel 2022 ha pagato 340 euro, mentre nel 2023 ne pagherà 351 (+3,24%); un nucleo con due componenti che risiede in un alloggio di 50 metri quadrati e conferisce 50 kg di residuo secco, nel 2022 ha ricevuto una bolletta da 111 euro, nel 2023 passerà a 114 euro (+2,97%). Incrementi maggiori, invece, per le attività commerciali e produttive: prendendo ad esempio un esercizio con una superficie di 100 metri quadrati che produce 100 kg di indifferenziata, nel caso di abbigliamento, calzature, librerie, cartolerie si passa da 237 a 256 euro (+8,01%), così come per bar, ristoranti, pizzerie, pub, birrerie, trattorie, pasticcerie, ortofrutta, pescherie, fiori e piante la Tarip varia da 726 a 796 euro (+9,64%). 

L’opposizione ha contestato le bollette più salate: “Ancora una volta viene aumentata la tariffa e 100mila euro in più non è una cifra da poco - ha replicato il capogruppo Nino Bartolotta - noi siamo contrari a qualsiasi aumento indiscriminato, seppur lieve, perchè siamo dalla parte del cittadino, massacrato dall’insieme delle tasse. Avevamo chiesto l’applicazione del fondo libero del bilancio, pari a 118mila euro, per abbassare i tributi locali, ma non l’avete fatto. Voi state sul piedistallo e fate gli equilibristi per far quadrare i conti, senza sforzarvi di trovare una soluzione per non far pesare sugli utenti i maggiori costi”. Contestate dall’opposizione anche altre criticità: “Non consegniamo ai turisti un bel biglietto da visita dal puto di vista igienico-sanitario, lo spazzamento meccanizzato previsto dal contratto è stato un’eccezione, in sette anni nessuno l’ha visto su strade come lungomare e Statale 114, se non nelle giornate di mercato nel piazzale dove si svolge - ha detto Bartolotta - così come il lavaggio periodico di strade e piazze. Avviare la raccolta porta a porta alle 6 non va bene, da sette anni si creano code di veicoli dietro il mezzo della ditta, soprattutto sulla Statale 114 bisogna iniziare prima”. Il sindaco Lo Giudice ha replicato che la raccolta notturna avviene nel periodo estivo e che comporta un aumento dei costi del personale, i ritardi nell’avvio della raccolta al mattino avvengono sporadicamente quando i mezzi devono affrontare lunghe attese per conferire in discarica e non rientrano puntuali e che la spazzatrice è presente e pulisce alcune strade come panoramica e lungomare (zona pista ciclabile). Il Consiglio ha inoltre modificato le quantità minime di conferimento per le utenze non domestiche, stabilendo un quantitativo corrispondente a due svuotamenti/anno con riferimento al contenitore in dotazione con un quantitativo di chilogrammi minimo corrispondente a 500 litri per attività non alimentari e 1.000 litri per le attività alimentari.


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