Giovedì 09 Maggio 2024
Il Comune introduce una tariffa. La minoranza chiede di spostare il Centro di raccolta


Santa Teresa, nuove regole per i rifiuti ingombranti: smaltirli non sarà sempre gratuito

di Andrea Rifatto | 04/06/2023 | ATTUALITÀ

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Il Centro comunale di raccolta di Catalmo

Stop ai conferimenti senza limiti e gratuiti. Arrivano nuove regole per smaltire i rifiuti ingombranti a Santa Teresa di Riva. L’ultima versione del Piano economico-finanziario della Tarip, la tariffa rifiuti puntuale, approvato nei giorni dal Consiglio comunale, ha infatti introdotto una tariffa per il servizio di raccolta ingombranti, che pone un limite al numero di conferimenti e alle quantità. Il servizio rimane gratuito fino a conferimenti al Ccr o ritiri a domicilio nel corso di un anno, fino ad un massimo di 150 kg, mentre dal terzo ritiro o conferimento annuale verrà applicata una tariffa di 0,45 euro a kg di rifiuto conferito, oltre al costo di 10 euro a chiamata nel caso di prelievo a domicilio, per coprire i costi effettivamente sostenuti per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento nei centri di stoccaggio. Sono esclusi dall’applicazione della tariffa i ritiri o i conferimenti dei rifiuti Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) come frigoriferi, congelatori, condizionatori, asciugatrici, lavatrici, lavastoviglie, televisori, piccoli elettrodomestici, apparecchi elettronici o digitali, apparecchi di illuminazione, pannelli fotovoltaici e lampade. “Un sistema sbagliato - secondo il capogruppo di minoranza Nino Bartolotta - bisognerebbe consentire i conferimenti gratuiti al Ccr fino ai 150 kg l’anno: perchè chi non raggiunge questa soglia deve comunque pagare dal terzo conferimento? Ci sono cittadini che hanno dovuto aspettare 27 giorni per il ritiro dell’ingombrante, non può essere la normalità”. La minoranza ha contestato anche l’ubicazione del Centro comunale di raccolta in contrada Catalmo: “Va smantellato ed eliminato - ha tuonato Bartolotta - lì sorge l’area artigianale e c’è una comunità che vive, lavora, produce e paga le tasse, che non può subire una sofferenza continua di cattivi odori, provenienti anche dal depuratore fognario, rispetto ai quali la città non se ne accorge in quanto la struttura si trova in periferia. Anche i lavoratori del Ccr subiscono sofferenze analoghe, va cercata una soluzione diversa dal centro abitato, una zona dove non dà fastidio a nessuno: se l’Amministrazione ha voglia può farlo”.

Il sindaco Danilo Lo Giudice ha fatto presente che vi erano utenti che svuotavano case e cantine e portavano tutto al Ccr pensando di poter smaltire gratuitamente: “Ciò non è pensabile, ci sono ditte che si occupano di questo - ha risposto in Consiglio comunale - per questo abbiamo introdotto la tariffa, non si può abusare di un servizio che è a carico di tutti i cittadini ma viene utilizzato solo da una parte di utenti. Era necessario porre delle regole. Apprezzo la proposta di aumentare i conferimenti gratuiti fino a 150 chili, se vogliamo modificare il regolamento sono disponibile, ma non c’è fiscalità al Ccr e non ci sarà, per cui non sarà questo il problema. I ritardi nel ritiro a domicilio - ha aggiunto il sindaco - sono legati al mancato svuotamento dei cassoni al Ccr da parte delle piattaforme di destinazione, che non sono nelle condizioni di smaltire. Un problema complessivo che riguarda l’intera Sicilia”.


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