Giovedì 09 Maggio 2024
Tardano a partire le opere di salvaguardia della costa: perché l'iter è ancora bloccato


Santa Teresa, l’erosione della costa non si ferma ma la burocrazia lascia i lavori al palo

di Andrea Rifatto | 06/12/2022 | ATTUALITÀ

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L'ultima mareggiata ha risucchiato altri centimetri

Le mareggiate che colpiscono la costa continuano a rosicchiare centimetri di spiaggia e ad abbassarne il livello, ma delle tanto attese opere di salvaguardia dall’erosione non c’è ancora traccia. Gli interventi previsti sul litorale di Santa Teresa di Riva tardano infatti a partire, nonostante l’appalto per la progettazione e la realizzazione dei lavori sia stato affidato nel marzo del 2021, grazie al finanziamento da 10,6 milioni di euro assegnato dalla Regione. A gestire la procedura è il Commissario delegato contro il dissesto idrogeologico in Sicilia, che ha ricevuto il progetto esecutivo già nei mesi scorsi, redatto dalle società “Omniservice Engineering Srl” di Aragona (Agrigento), “Geotechical Design Group Srl” di Roma, dal geologo Orazio Barbagallo di Acireale e dall’ingegnere Erasmo Vella di Trapani, incaricati nell’agosto dello scorso anno dal “Consorzio Ciro Menotti” di Ravenna, che si è aggiudicato l’appalto integrato da 5,8 milioni di euro. “Noi abbiamo fatto tutto quanto era di nostra competenza - commenta il sindaco Danilo Lo Giudice - adesso spetta alla Struttura commissariale occuparsi dell’ottenimento della valutazione di impatto ambientale (Via) e delle verifiche di ottemperanza. Chiedo periodicamente notizie sullo stato dell’iter, ma al momento non abbiamo aggiornamenti”. Sul portale delle valutazioni ambientali dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente non risultano finora avviate le procedure per l’ottenimento della Via e della verifica di assoggettabilità, un iter che spesso può protrarsi anche per quasi un anno tra esame dei pareri e della documentazione da parte della Commissione tecnica-specialistica: dunque di questo passo si rischia di dover trascorrere anche il 2023 senza che possano essere aperti i cantieri per le opere di protezione della costa santateresina e nel frattempo assistere ad un mutamento dello stato dei luoghi se l’azione erosiva della costa dovesse progredire. 

L’intervento consisterà nella posa di 14 pennelli lunghi tra 60 e 65 metri, costituiti da scogli, con un doppio strato di massi per “intrappolare” i sedimenti marini e proteggere dalle mareggiate e il successivo ripascimento emerso del litorale (per una lunghezza di 3,3 km) e quello sommerso dei tratti intermedi con i sedimenti prelevati nel torrente Savoca, per un totale di circa 80.000 metri cubi, con granulometria compatibile con la spiaggia, così da mitigare anche il rischio esondazione del corso d’acqua. La barriera sarà composta da due tratti, un primo emerso lungo la direzione Nord-est e un secondo tratto soffolto che si sviluppa parallelamente alla fascia costiera. Il ripascimento emerso consentirà un avanzamento immediato della linea di costa, protetta dai pennelli, mentre quello sommerso consentirà di ridurre il fondale e quindi nel tempo si avrà un avanzamento della linea di riva in seguito alla minore agitazione ondosa. Lavori che si fanno sempre più urgenti (negli ultimi 40 anni la linea di costa è arretrata anche di 70 metri) e indispensabili per salvare la spiaggia e il lungomare, punti fermi dello sviluppo turistico su cui si sta puntando da alcuni anni.


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