Giovedì 09 Maggio 2024
Incremento contenuto delle tariffe nonostante l'aumento dei costi di gestione


Santa Teresa, il Consiglio approva la nuova tassa rifiuti: confermato l'aumento del 6%

di Andrea Rifatto | 26/04/2022 | ATTUALITÀ

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Via libera dall'aula con sette voti favorevoli

Tra gli ultimi atti prima della fine della legislatura, il Consiglio comunale di Santa Teresa di Riva ha dato il via libera al Piano economico-finanziario e alle tariffe della tassa puntuale sui rifiuti (Tarip). La delibera ha incassato sette voti favorevoli dalla maggioranza compreso quello del consigliere indipendente Carmelo Casablanca, candidato nella lista del sindaco Danilo Lo Giudice per le elezioni del 12 giugno, con l’astensione di Santino Veri e Cristina Pacher (che nell’ultima seduta hanno abbandonato il gruppo del primo cittadino) e Antonio Scarcella di minoranza, mentre il collega di opposizione Giuseppe Migliastro ha espresso voto contrario. A differenza di quanto riportato nella determina dell’Ufficio tecnico e nella delibera di giunta, che indicavano un costo totale per il 2022 pari a 1 milione 939mila 359 euro, nell’atto arrivato in aula è stato specificato che in realtà il servizio rifiuti inciderà per 1 milione 706mila 501 euro, in quanto vanno detratte le somme recuperate dai consorzi di filiera (Coreco, Corepla e Coreve) per lo smaltimento di carta, plastica e vetro per 122mila 858 euro e i costi anticipati dal Comune per conto dell’Asp, pari a 110mila  euro, per lo smaltimento dei rifiuti Covid. Il costo totale del servizio di raccolta differenziata da coprire con gli introiti dell’imposta è passato dunque 1 milione 640mila 350 euro a 1milione 706mila 501 euro, con un incremento del 4,05% (pari a 65mila euro) che ha comportato l’aumento delle tariffe complessivamente di circa il 6%. Le bollette dovranno essere pagate in tre rate, la prima con scadenza 30 luglio, la seconda 30 novembre e l’ultima 31 marzo 2023, come stabilito dalla giunta nei giorni scorsi.

Per le utenze domestiche l’incremento è in media del 4,98% per la parte fissa (calcolata in base al numero di componenti del nucleo familiare e alla superficie), mentre la tariffa della parte variabile (basata sulle quantità di indifferenziata conferite) subisce un aumento dell’8,63%, passando da 0,9053 a 0,9836 euro/kg; per le utenze non domestiche l’aumento medio sulla parte fissa (calcolata in base alla superficie del locale) è del 5,55% mentre per la parte variabile si conferma all’8,63%. Ad esempio una famiglia di quattro persone che vive in un alloggio di 100 metri quadrati, ipotizzando la produzione di 100 kg di rifiuti indifferenziati, nel 2021 ha pagato 227,38 euro, nel 2022 ne pagherà 242,01 (+6,5% circa), mentre nell’ipotesi delle stesse superfici e quantità un negozio (abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria) passa da 222,38 a 237,56 euro, così come per bar, ristoranti, pizzerie, pub, birrerie, trattorie, pasticcerie, ortofrutta, pescherie, fiori e piante la Tarip passa da 685,80 a 726,63 euro. Confermato lo sconto del 20% in bolletta, sulla parte variabile della Tarip, per chi effettua il compostaggio domestico dell’umido.

“In questo anno c’è stata una maggiorazione del 30% del costo di smaltimento dell’indifferenziato, del 75% per lo smaltimento dell’umido-sfalci e del 30% di ingombranti, legno e Raee - ha spiegato Lo Giudice - oltre all’aumento di circa il 30% dei costi dei carburanti dal 2020 al 2022, ma nonostante ciò le tariffe sono state adeguate con un lieve incremento e continuano ad essere le più basse del comprensorio. In sostanza - ha aggiunto il sindaco - non facciamo pesare ai cittadini gli aumenti generali che subiamo, a causa di un sistema regionale che fa acqua da tutte le parti, e nonostante la carenza di impianti non abbiamo mai interrotto il servizio di raccolta”. Per Migliastro “si poteva fare meglio e tanti aspetti della gestione del servizio sono poco chiari, ci sono tante inadempienze mai contestate e liquidazioni per maggiori servizi non previsti dal piano senza i ristori di somme per attività obbligatorie invece non garantite”.


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