Lunedì 29 Aprile 2024
Lavori fermi da oltre tre mesi e disagi nella borgata per il cantiere rimasto sospeso


S. Teresa, ok alla variante per la riqualificazione di Giardino: si attende la ripresa

di Andrea Rifatto | 11/04/2022 | ATTUALITÀ

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I lavori sono iniziati lo scorso giugno

Possono ripartire i lavori di riqualificazione ambientale e abbellimento della frazione Giardino di Santa Teresa di Riva, sospesi da oltre tre mesi per la necessità di effettuare alcune modifiche progettuali rispetto agli interventi previsti. L’Ufficio tecnico comunale ha infatti autorizzato la perizia di variante in corso d’opera redatta dal direttore dei lavori, l’architetto Sandro Triolo, per l’importo complessivo di 338mila 314 euro per lavori al netto del ribasso d’asta, 138mila 075 euro per somme a disposizione della stazione appaltante e 193mila 609 euro per economie, per un importo complessivo di 670mila euro. Il via libera consente quindi all’impresa santateresina Effe Costruzioni”, che aveva aperto il cantiere a fine giugno dello scorso anno, di riprendere con le lavorazioni sospese e attuare tutte le modifiche previste dalla variante, che ha comportato una modifica dell’importo contrattuale dei lavori di circa il 3% rispetto a quanto già previsto e approvato, ma senza la necessità di spesa aggiuntiva sullo stanziamento assegnato, in quanto è rimasto invariato l’importo complessivo dell’opera, finanziata con 451mila euro del Governo (tramite il bando Periferie urbane) e 175mila euro del Comune (con un mutuo contratto con Cassa Depositi e Prestiti). La ditta, aggiudicataria dell’appalto per l’importo di 328mila 209 euro, aveva avviato le lavorazioni sia nella parte inferiore che in quella superiore della frazione, con le demolizioni e le prime opere di raccolta acque, ma le problematiche emerse hanno comportato la necessità di introdurre in corso d’opera variazioni e addizioni al progetto. Si attende dunque la riapertura del cantiere, anche per eliminare i disagi che stanno vivendo in questo momento i cittadini di Giardini, visto che le scalinate sono rimaste smantellate e i residenti (soprattutto anziani) faticano a spostarsi.

La variante prevede che l’impianto di illuminazione venga realizzato dalla società che ha l’appalto in project financing per l’ammodernamento di tutta la rete comunale e non dalla “Effe Costruzioni”: dunque le somme stanziate in progetto sono state destinate ad altri interventi previsti a Giardino inferiore, in particolare per la rete fognaria. Durante lo scavo sulle scalinate nella frazione superiore è emersa poi l’esigenza di rifare la rete idrica, in quanto le tubazioni sono state trovate in pessime condizioni, mentre un’altra importante modifica riguarda la rete di smaltimento delle acque piovane, che verranno interamente raccolte dentro il canalone che scorre ai lati di Giardino e poi riversate nel torrente Savoca con un tubazione che attraverserà la Strada provinciale 23, dietro autorizzazione della Città metropolitana, senza la necessità di realizzare uno scavo verso valle lungo 150 metri, come previsto in progetto. Problemi sono emersi, inoltre, per reperire la pavimentazione, soprattutto quella carrabile, e dunque è stato scelto un altro tipo di materiale con identiche caratteristiche prestazionali. La riqualificazione di Giardino è l’ultimo intervento della proposta “Fatti non parole-costruiamo la cittadella dei diritti” finanziata nel 2016, che riguardava la strada di accesso ai complessi Moira-Masserenti, la realizzazione del polo socio-sanitario nell’ex pretura e l’adeguamento della palestra di Bucalo.


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