Giovedì 09 Maggio 2024
Adesione alla proposta dell'ente per la tutela del territorio e la lotta al dissesto


S. Teresa "rientra" nell'Unione dei Comuni e aderisce al Contratto di fiume e di costa

di Andrea Rifatto | 27/07/2020 | ATTUALITÀ

1174 Lettori unici

La Giunta comunale di Santa Teresa

Il territorio jonico gioca di squadra e supera divisioni territoriali e istituzionali per fare fronte comune su una tematica di fondamentale importanza per il futuro dei cittadini e delle realtà locali, quella della salvaguardia del territorio e del contrasto al dissesto idrogeologico. In questa chiave va letta l’adesione del Comune di Santa Teresa al Contratto di fiume e di costa dellUnione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani, ente intermedio che l’Amministrazione comunale santateresina ha abbandonato ormai da quattro anni ritenendolo inutile e non produttivo. La Giunta guidata dal sindaco Danilo Lo Giudice, dopo la richiesta giunta dallUnione, ha deciso adesso di concedere un’apertura e ha aderito al documento di intenti finalizzato a sviluppare un percorso integrato di pianificazione strategica e negoziata in vista della formalizzazione del Contratto di fiume e di costa “Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani”, a cui hanno aderito la stessa Unione e i comuni di Antillo, Casalvecchio Forza d’Agrò, Furci, Limina, Mandanici, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Savoca e Sant’Alessio, con Casalvecchio capofila. Si tratta di uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata che persegue la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia del rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo sociale del territorio. I soggetti aderenti definiscono un programma di azione condiviso e si impegnano ad attuarlo attraverso la sottoscrizione di un accordo, necessario per concorrere alla definizione e allattuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a scala di bacino e sotto-bacino idrografico e in particolare del Piano di gestione del rischio alluvioni e del Piano di gestione delle acque. Per un territorio come quello delle valli d’Agrò, del Savoca e del Pagliara, soggette a fenomeni di dissesto idrogeologico ed erosione costiera, il Contratto non può che essere uno strumento fondamentale per accedere a finanziamenti legati a consolidamento, connettività e viabilità. Per anni l’iter del Contratto di fiume e di costa, che aveva come capofila il Comune di Furci, è rimasto fermo: adesso è stato ripreso dall’Unione, sotto la spinta del sindaco di Casalvecchio, Marco Saetti, e va seguito al meglio, altrimenti si rischia di non avere in mano nessuna possibilità di accedere ai fondi e si continua a parlare di parole vuote. L’arrivo di Santa Teresa non può che rafforzare l’azione di gruppo ed aumentare il peso di questa aggregazione.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.