Giovedì 09 Maggio 2024
Affidata la costruzione di altri loculi urgenti alla stessa società del project financing


S. Teresa, ampliamento del cimitero fermo e Comune costretto a spendere 70mila euro

di Andrea Rifatto | 06/11/2021 | ATTUALITÀ

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La terrazza individuata per i nuovi loculi

L’obiettivo è risolvere per almeno dieci anni il problema della carenza di spazi per le sepolture, ma l’ampliamento dei cimiteri di Santa Teresa di Riva in project financing tarda a decollare e dopo i primi 80 posti realizzato nel camposanto centrale la società concessionaria, il “Consorzio Artigiano Edile Sicilia” di Pace del Mela, ha sospeso le opere da oltre dieci mesi. Così il Comune si è visto costretto a correre ai ripari e intervenire per costruire nuovi spazi in tempi celeri, in modo da garantire la sepoltura dei defunti, mettendo mano al bilancio e impegnando 70mila euro per un’attività non prevista, visto che per dodici anni i cimiteri sono stati dati in mano ai privati. “Si tratta di loculi ‘di riserva’ che verranno utilizzati qualora ve ne sia necessità - dice il sindaco Danilo Lo Giudice - visto che ne sono disponibili ancora 25 tra quelli del nuovo ampliamento, i cui lavori riprenderanno la settimana prossima anche se la ditta era già pronta da un mese ma abbiamo chiesto di attendere la ricorrenza dei defunti per riaprire il cantiere. Queste celle saranno poi vendute agli utenti direttamente dal Comune”. Negli atti dell’Ufficio tecnico si ricorda come “a causa della carenza di loculi il sindaco ha stabilito di requisire temporaneamente i loculi assegnati in vita, onde poter provvedere nell’immediato a una degna sepoltura dei defunti” e si fa presente “la necessità di provvedere in tempi brevi alla realizzazione di nuovi loculi essendo esiguo il numero attualmente disponibile, al fine di evitare inconvenienti di natura igienico-sanitaria”. Dunque per “sopperire all’attuale carenza di loculi e nelle more del completamento del blocco A”, i cui tempi non sono stati ritenuti compatibili con l'esigenza di avere subito loculi pronti, è stato chiesto al concessionario “Caes” di dare la disponibilità alla costruzione di 35 loculi con struttura prefabbricata in vetroresina in un area libera nella III terrazza sezione F. 

Una richiesta in deroga al contratto di concessione, che prevede l’esclusiva per il privato della realizzazione delle opere, anche se sono permessi lavori complementari “quando il concessionario sia in grado di reperire le risorse finanziarie ovvero il concedente accetti di sopportarne i costi”: la scelta è ricaduta sulla seconda opzione, visto che sarà il Comune a farsi carico della spesa di 70mila 640 euro, di cui 59mila 114 per lavori e 11mila 525 per somme a disposizione, prevista dal progetto redatto dall’ingegnere Massimo Abate per conto del Consorzio, che ha offerto un ribasso dell’1,50% sull’importo delle opere. Se i lavori non si fossero fermati a dicembre del 2020 e si fosse proseguito con la realizzazione del blocco A1 da 216 posti, probabilmente oggi non sarebbe stato necessario spendere soldi dei cittadini per costruire altre celle cimiteriali, nè requisire quelli nuovi già venduti in vita. Un intervento di emergenza per tamponare quella che doveva essere un’emergenza risolta, sempre a spese della collettività.


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