Giovedì 09 Maggio 2024
L'Amministrazione presenta appello contro la Regione sul finanziamento per il progetto


Roccalumera, il Comune va al Cga ma cambia avvocato sui fondi tagliati per i torrenti

di Andrea Rifatto | 07/12/2023 | ATTUALITÀ

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Nel torrente Sciglio lavori già effettuati

L’Amministrazione va fino in fondo, ma si affida ad un altro legale. Sarà il Cga di Palermo a dire l’ultima parola sul mancato versamento al Comune di Roccalumera, da parte della Regione, delle spese di progettazione delle opere di recupero e messa in sicurezza dei torrenti Allume e Sciglio, pari a 315mila 639 euro, inserite nel finanziamento da 3 milioni 750mila euro concesso nel 2019. A maggio il Tar di Catania ha respinto i due ricorsi presentati dal Comune, difeso dall’avvocato Carmelo Saitta, con i quali veniva chiesto l’annullamento di due note del Commissario di Governo per il contrasto al dissesto idrogeologico che ha negato il pagamento delle somme. A fine giugno la giunta comunale, su proposta del sindaco Giuseppe Lombardo, ha deliberato di proporre appello e adesso l’Area Amministrativa ha conferito l’incarico all’avvocato Carmelo Moschella, professionista di Santa Teresa di Riva, decidendo quindi di non confermare l’avvocato Saitta. Per Moschella, ad agosto nominato da Lombardo come consulente a titolo gratuito in materia legale e giuridico-amministrativa, sono stati stanziati in totale 13mila 260 euro. Anche Saitta, durante le sindacature di Gaetano Argiroffi, è stato esperto a titolo gratuito in materia di affari legali.

La Regione ha negato finora il pagamento delle somme dopo la richiesta di liquidazione del primo acconto da 20mila euro e l’istanza volta ad incassare altri 266mila 450 euro, a saldo delle spese di progettazione, direzione lavori e coordinamento della sicurezza, dopo le richieste avanzate dai progettisti, gli ingegneri Giuseppe Garufi e Franz Oliva e il geologo Antonino Savoca. Secondo il Tar gli incarichi professionali sono stati affidati con procedure non regolari e dunque il Commissario per il contrasto al dissesto ha deciso correttamente di non riconoscere le somme, in quanto per oltre vent’anni tra il Comune e i professionisti non è mai stato firmato alcun contratto, mentre per l’ente per effetto degli incarichi conferiti e dei disciplinari sottoscritti i progettisti hanno maturato il diritto soggettivo al mantenimento degli stessi e l’affidamento di ogni eventuale verifica e aggiornamento sarebbe stata di loro esclusiva spettanza, perchè non si sarebbe potuto ricorrere a progetti diversi da quelli scelti ed ai relativi aggiornamenti senza incorrere nella palese violazione del principio dell’affidamento insorto in capo ai tecnici incaricati. A mettere la parola fine sarà adesso il Cga.


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