Giovedì 09 Maggio 2024
L'Autorità Anticorruzione ha rilevato diverse anomalie negli affidamenti dell'ultimo anno


Roccalumera, gare mai svolte e proroghe illegittime: le violazioni dell'appalto mensa

di Andrea Rifatto | 13/09/2023 | ATTUALITÀ

1439 Lettori unici

Nel mirino dell'Anac la gestione 2022-2023

Gare annunciate ma mai avviate, proroghe in violazione delle norme e in un caso perfino senza atti a supporto. In sintesi un “errato persistente modus operandi, con frazionamento degli affidamenti, affidamenti in proroga e inerzia dell’Amministrazione”. È quanto rileva l’Autorità nazionale Anticorruzione in merito al servizio di mensa scolastica del Comune di Roccalumera, con una nota di definizione dell’istruttoria inviata alla responsabile dell’Area Affari generali e responsabile del procedimento, Angelica Caspanello, e per conoscenza al segretario Francesco Scattareggia. L’Anac è intervenuta dopo aver ricevuto un esposto, rilevando varie anomalie e violazioni nell’appalto dell’anno scolastico 2022-2023 gestito dalla ditta “Ristorseve Gestione e Servizi” di Santa Teresa di Riva, messe nere su bianco nel provvedimento inviato al municipio. Innanzitutto viene rilevata “un’apprezzabile inerzia dell’Amministrazione” visto che nonostante il Consiglio comunale avesse approvato già ad aprile 2022 il Programma biennale degli acquisti di beni e servizi, solo a settembre (a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico) ha deciso di erogare il servizio di mensa scolastica dando mandato agli Uffici di predisporre gli atti. Inoltre già in quei mesi (gennaio-maggio 2022) la refezione era stata affidata direttamente e prolungata con proroga tecnica e dunque “era ben nota l’esigenza di approvvigionamento dell’Amministrazione e i profili problematici che sarebbero scaturiti da una non adeguata gestione delle procedure L’inerzia dell’Amministrazione, in tal senso - sottolinea l’Anac - ha determinato il mancato rispetto del principio di tempestività” previsto dal Codice dei contratti. Per l’Autorità “la scelta per l’affidamento del servizio refezione 2022-2023 non appare condivisibile, in quanto “la logica adottata ha portato ad un affidamento diretto per un importo inferiore ai 40mila euro, a fronte, di fatto, di un artificioso frazionamento dell’affidamento del servizio in brevi periodi (ottobre-novembre 2022 e gennaio-aprile 2023). Frazionamento “che può essere effettuato in via eccezionale solo in presenza di oggettive motivazioni che non sono parse sussistere”. 

Il primo affidamento diretto alla “Ristorseve Gestione e Servizi” era stato deciso nelle more dell’espletamento delle procedure di gara, “ma nulla è stato posto in essere fino a dicembre”, quando il responsabile del procedimento ha asserito in una relazione che dopo un’attenta analisi è emerso come non vi fossero operatori economici disposti a svolgere il servizio al costo di 5,50 euro a pasto e ha ipotizzato la possibilità di giungere ad una gara deserta, quale giustificazione per procedere ad un ulteriore affidamento diretto. “Considerazioni non condivisibili, generiche e non riferite ad alcuna indagine di mercato utile a sostenerne la validità - scrive l’Anac - e lo stesso rup propone l’aumento dell’importo del singolo pasto a 5,90 euro, che quindi evidentemente ipotizza essere un importo minimo congruo per affidare il servizio, non prospettando neanche in tal caso l’espletamento di una procedura di affidamento maggiormente competitiva”. In merito a questo aspetto, si sottolinea come “non venga riportato il motivo per cui, anche in presenza del prospettato incremento del corrispettivo per il servizio, risulterebbe confermabile il convincimento circa l’inutilità dell’espletamento di una possibile procedura di gara comunque ipotizzata senza utile esito”. Tra l’altro "la scelta di confermare l’affidamento risulterebbe non motivata adeguatamente e contraria alle prescrizioni dell’art. 35 del Codice dei contratti” - aggiunge l’Anticorruzione - e si ravvisa “una ulteriore criticità in relazione alla proroga dei contratti, visto che vige il divieto di proroga e rinnovo, che si traducono in affidamento senza gara con violazione dei principi comunitari di libera concorrenza e parità di trattamento”. Per la proroga del servizio per il mese di dicembre 2022 non vi sono atti e di conseguenza “non è stato dato atto del provvedimento che ha stabilito tale decisione, configurandosi una proroga tacita”.  Il Comune è già corso ai ripari manifestando le azioni che intraprenderà con una delibera di giunta, “per riportare il modus operandi relativo all’affidamento del servizio nei confini delineati dall’Anac”.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.