Giovedì 09 Maggio 2024
L'ordinanza del sindaco non è stata firmata subito: parte un provvedimento disciplinare


Roccalumera, bar di consigliere chiuso sei giorni in ritardo: dipendente comunale nei guai

di Andrea Rifatto | 14/10/2023 | ATTUALITÀ

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Un "cortocircuito" nel Palazzo

È stata revocata l’ordinanza di chiusura di un bar-pasticceria di Roccalumera firmata dal sindaco Giuseppe Lombardo il 5 ottobre, dopo la richiesta giunta dal Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian) dell’Asp di Messina per gravi carenze igienico-sanitarie. Lunedì scorso è stata pubblicata l'ordinanza emanata dal sindaco il 6 ottobre, con la quale è stato revocato il primo provvedimento ordinanza di chiusura dopo la nota dell'Asp con la quale è stato riscontrato "che le carenze igienico-sanitario sono state eliminate". Ma a balzare agli occhi è il lasso di tempo intercorso tra l’arrivo del documento del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Messina, giunto in municipio il 29 settembre, con tutte le contestazioni mosse all’attività di somministrazione alimenti e bevande con la proposta indirizzata al sindaco finalizzata all’emanazione di un’ordinanza urgente di revoca temporanea dell’autorizzazione amministrativa. Un provvedimento, quest'ultimo, che il primo cittadino ha firmato solo il 5 ottobre, dunque sei giorni dopo, nonostante la delicata materia imponesse un intervento urgente. Ad essere interessata dall'ordinanza è stata l’attività “Roccacaffè”, di cui è titolare la consigliera comunale di maggioranza Giovanna Saccà

Perchè si è atteso così tanto per disporre la chiusura del locale? “L’Ufficio non mi ha trasmesso la nota dell’Asp e il responsabile adesso è sotto procedimento disciplinare - ci ha spiegato il sindaco - ho fatto subito la contestazione e ora se la vedrà la commissione disciplinare. Se un dirigente non apre la posta non va bene, il sindaco non apre la posta, la riceve, ma qualcuno la deve aprire e consegnare. La seconda ordinanza - aggiunge Lombardo - l’ho firmata appena ricevuta la nota dell’Asp”. Il 6 ottobre il Sian ha infatti scritto al municipio trasmettendo il verbale dell’accertamento eseguito quel giorno con esito positivo e immediatamente Lombardo ha emanato l’ordinanza di revoca, pubblicata all’albo tre giorni dopo. Nei due provvedimenti la grafia del primo cittadino appare diversa ma Lombardo ci ha spiegato che in sua assenza autorizza gli Uffici a firmare gli atti con la stampiglia. Un ritardo, quello iniziale, costato dunque caro al responsabile dell’Ufficio al quale spettava informare subito il sindaco.


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