SikilyNews.it - Roccalumera, attriti tra Comune e FinConsorzio: "Dal 2017 non pagano le aree"

Nominato un legale dopo la diffida e la disdetta del contratto dei lotti artigianali

Roccalumera, attriti tra Comune e FinConsorzio: "Dal 2017 non pagano le aree"

di Andrea Rifatto | 16/07/2021 | ATTUALITÀ

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I lotti artigianali occupati dall'impresa

Attriti tra il Comune di Roccalumera e la FinConsorzio, società che ha realizzato la rete del gas metano nella zona jonica e che la gestirà per i prossimi vent’anni. Al centro del contendere l’utilizzo dei cinque lotti di terreno situati all’interno dell’area artigianale di contrada Piana, occupati dall’impresa ormai dal 2014. La Giunta guidata dal sindaco Gaetano Argiroffi ha infatti deciso di nominare un legale per avviare la procedura di mediazione, visto che la Finconsorzio detiene i terreni ed è morosa del pagamento dei canoni di locazione ormai dall’agosto del 2017, per un totale di 41mila 336 euro, e nonostante l’atto di diffida e messa in mora, con contestuale disdetta del contratto di locazione formulata lo scorso anno dal Comune, non ha rilasciato le aree nè sanato la morosità. L’Amministrazione comunale ha ritenuto quindi opportuno procedere al conferimento di un incarico legale per attivare la procedura di mediazione, in modo da evitare l’immediato ricorso giudiziario, per recuperare le somme e ottenere il rilascio dei terreni oppure raggiungere una diversa soluzione. Il primo accordo tra le parti risale al luglio 2014 e prevedeva l’uso dei cinque lotti per un anno, in cambio del rifacimento del manto stradale del lungomare roccalumerese per l’intera larghezza della carreggiata; poi era stata siglata una proroga e dopo alcune contestazioni il Comune aveva ottenuto il pagamento di 6mila euro a titolo di indennizzo per il periodo agosto 2015-luglio 2016 ed era stato deciso che FinConsorzio avrebbe dovuto versare all’Ente un canone mensile di mille euro fino al 31 luglio 2017, termine successivamente prorogato al 31 dicembre 2019. Da quattro anni, però nelle case del municipio non entra più un euro e i lotti dell’area artigianale continuano ad essere occupati dall’impresa con attrezzature, mezzi e materiali.