Giovedì 18 Aprile 2024
Stop al Senato col decreto Milleproroghe a 19 progetti presentati da 12 Comuni


Riqualificazione urbana, cancellati 13,7 milioni di euro per la zona jonica

di Andrea Rifatto | 13/08/2018 | ATTUALITÀ

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L'ex pretura di S. Teresa: previsto un polo socio-sanitario

L'emendamento al decreto Milleproroghe approvato in Senato con il quale è stata prevista la sospensione fino al 2020 del Bando da 3,8 miliardi di euro per la riqualificazione delle periferie urbane rischia di far saltare l’arrivo di 40 milioni per la Città metropolitana di Messina. Un danno economico rilevantissimo, perché i Comuni hanno investito tempo e risorse nei progetti di rigenerazione delle periferie portati avanti negli ultimi anni e i cittadini sarebbero privati di prospettive di vita sostenibile all'interno di aree urbane riqualificate. “La decisione del Senato assomiglia a un passo del gambero. Più che favorire gli investimenti nelle aree degradate del Paese, si va indietro congelando anche quelli già finanziati. Un non senso – ha commentato il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci - una decisione che in Sicilia blocca dodici progetti (nove nei comuni capoluogo e tre nelle Città metropolitane) per un investimento di circa 550 milioni di euro. In questo modo, si penalizzano ancora di più le aree già marginali e svantaggiate e a subirne gli effetti non possono che essere i più deboli. Auspico che nel passaggio Camera, questa scelta possa essere rivista, soprattutto nell’interesse degli ultimi”. 

Nel territorio metropolitano di Messina sono 44 i progetti che attendono i finanziamenti, presentati da 38 Comuni: 19 ricadono in 12 comuni della zona jonica e della valle dell’Alcantara, per 13 milioni 798mila euro. Di seguito i progetti che rischiano di rimanere nei cassetti. Forza d’Agrò: manutenzione ex scuola "G. Lombardo” di Scifì per centro sociale, 338mila 751 euro; Savoca: riqualificazione piazza S. Rosalia a Rina, 159mila 092; Mandanici: completamento collegamento del monastero basiliano Ss. Annunziata alla Sp 25 Roccalumera-Mandanici con il recupero del Polifunzionale, 876mila 130; Furci: manutenzione straordinaria villa comunale, 750mila; S. Teresa: manutenzione straordinaria ex pretura per polo socio-sanitario, 1 milione 242mila; riqualificazione frazione Giardino, 469mila; strada di accesso Moira-Masserenti-II lotto, 175mila 697; adeguamento palestra di Bucalo, 414mila 861; Mongiuffi Melia: completamento campo da calcio, 1 milione; Limina: opere di urbanizzazione alloggi popolari del centro con recupero quartieri degradati, 999mila 989; Letojanni: riqualificazione dei sottopassi ferroviari Baglio, Valdastico, Vespri; realizzazione rotatoria su Ss 114; sistema di trasporto urbano sostenibile con tre pulmini elettrici; impianto fotovoltaico; impianto illuminazione sottopassi e rotatoria; pannelli informativi; adeguamento parcheggio e realizzazione tettoia ; sicurezza urbana, 2 milioni 695mila; Fiumedinisi: strada di lungofiume tra le contrade Torre e Armi, 409mila 685; realizzazione parco fluviale “Fiumilandia”, 1 milione 200mila; messa in sicurezza strada Panoramica-Lungofiume, 205mila; riqualificazione quartiere S. Francesco, 630mila; completamento campo sportivo, 350mila; Antillo: ristrutturazione impianto polisportivo comunale, 130mila; Graniti: sistemazione villa comunale e piazza Manganelli, 1,4 milioni; Mojo recupero e arredo del tessuto urbano via Roma, via Madre Chiesa e via Torre, 352mila 389


COMMENTI

Pippo Sturiale | il 13/08/2018 alle 13:58:58

Questo è un regalo di Salvini !?! Domani sera chi glielo dice !? Che paraculo questo Matteo, ma l'altro invece ... E noi cittadini comuni applaudiamo!? Io dissento nella sostanza non per polemica: Salvini fa male a noi del sud.

Giuseppe Cacciola | il 13/08/2018 alle 14:43:01

Beh ,che dire di un governo nato tra una miscela anti sud e un no perpetuo su ogni cosa ,risultato una ossessione contro tutto quel che aveva programmato il precedente governo,mossi solo dal rancore verso chi propone cose diverse dal loro pensiero unico. Un capo di governo che conta poco,in balia degli umori e voleri dei due contraenti forti,perlomeno,uno spregiudicato (Salvini) l'altro per ogni cosa deve passare dalla piattaforma Rousseau,risultato ancora meno risorse per il Sud e ridistribuzione dei fondi a tutti i comuni,sopratutto quelli virtuosi ( Nord).Cari amici pensateci,con la scusa del governo precedente,l'unico che nel bene e nel male ha programmato e messo reali risorse finanziarie per investimenti al Sud, si è cominciata una nuova politica economica che a fronte di una piccola elargizione di sussistenza economica ,condanna il Sud ad una totale acquiescenza economica ed industriale,al Nord.

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