Giovedì 09 Maggio 2024
Assemblea per esaminare le gravi e persistenti criticità e fermare il declino del presidio


Ospedale di Taormina nel caos, lavoratori e sindacati vanno verso lo stato di agitazione

di Redazione | 04/07/2022 | ATTUALITÀ

1604 Lettori unici

Tanti i problemi rilevati nella struttura

È sempre più insostenibile la situazione all’ospedale “San Vincenzo" di Taormina. Tra dirigenti e unità di personale che mancano, carenze di macchinari e deficienze strutturali, sale operatorie mai attivate, difficoltà a portare avanti le attività quotidiane e disagi per l’utenza, si registra ormai un costante declino della struttura sanitaria di contrada Sirina, che serve un vasto comprensorio tra le province di Messina e Catania. Se n’è discusso nel corso dell’assemblea sindacale del lavoratori dell’ospedale, alla quale hanno preso parte le rappresentanze sindacali unitarie costituire da Giovanni Caminiti (Uil Fpl), Tindaro Savoca (Cgil Fp), Pasqualino Giusto (Cgil Fp), Salvatore Di Benedetto (Cgil Fp), Vincenzo Crimì (Nursind), alla presenza dei segretari provinciali delle varie sigle sindacali, ossia Livio Andronico e Corrado La Manna per la Uil e Guglielmo Catalioto per la Cgil. Il segretario aziendale Uil-Fpl di Taormina, moderatore del dibattito, in apertura dell’assemblea ha evidenziato come che il presidio di Taormina negli ultimi anni abbia avuto una de-escalation dei processi organizzatori, che stanno determinando preoccupazione e nervosismo nel personale sanitario: “Per tali motivi è arrivato il momento di intraprendere, tutti insieme, una strategia non solo per sensibilizzare la dirigenza amministrativa e politica, ma soprattutto per  far invertire la curva di decadimento-depotenziamento del nosocomio, definito da molti l’eccellenza sanitaria messinese e non solo. Tutto ciò a tutela dei  lavoratori e delle lavoratrici ma soprattutto degli utenti”. Ne è seguito un ampio dibattito nel corso del quale sono stati affrontati tutti i problemi dell’ospedale, per ogni reparto come Radiodiagnostica, Medicina Trasfusionale, Mcau, Complesso operatorio, Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo, Urologia, Terapia Sub Intensiva, Nefrologia e Dalisi, Cardiologia con Utic, Chirurgia generale, Ginecologia e Ostetrici, Otorinolaringoiatria, Ematologia, Plesso autonomo Radioterapia. Problemi anche per il parcheggio e il deterioramente del prospetto esterno.

“L’unica strategia plausibile, viste le problematiche gravi e persistenti - ha detto il segretario provinciale Uil-Fpl, Livio Andronico, potrebbe essere la proclamazione dello stato di agitazione e il tentativo di conciliazione”. Per Guglielmo Catalioto (Cgil) "l’unica strada, a questo punto critico, è quella di un azione dura e decisa, quale quella della proclamazione dello stato di agitazione del personale”. L’assemblea, dunque, all’unanimità ha deciso di intraprendere la strada della proclamazione dello stato di agitazione. “Saremo fermi a difendere la nostra storia, i nostri sacrifici profusi in tutti questi anni, la nostra sanità pubblica - dicono i lavoratori - i nostri concittadini che altrimenti si vedrebbero costretti a iniziare i lunghi viaggi della speranza o peggio ancora il ‘turismo della sanità’”. L’assemblea ha quindi chiesto alle segreterie dei sindacati di farsi carico per l’indizione dello stato di agitazione del personale sanitario, atto propedeutico per l’avvio delle procedure di raffreddamento e di conciliazione.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.