Giovedì 09 Maggio 2024
La decisione di Nino Ucchino dopo che il Comune e l'Osl hanno negato le somme


"Molior", l'opera commissionata per il G7 e mai pagata: l'artista la rimuove da Taormina

di Andrea Rifatto | 26/11/2023 | ATTUALITÀ

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L'inaugurazione nel gennaio 2018

Taormina e “Molior”, un matrimonio nato male e finito peggio. La scultura in acciaio inox, realizzata da Nino Ucchino per il G7 del 2017, saluterà definitivamente la Perla sabato prossimo. L’artista di Santa Teresa di Riva, che l’ha realizzata nel suo laboratorio “Steel Art” di Savoca, ha infatti deciso di rimuoverla sei anni dopo dal sito che la ospita a Capo Taormina e venerdì, dopo il via libera del Comune, l’avv. Santina Intersimone che lo assiste ha comunicato al sindaco, all’Ufficio tecnico e al Comando di Polizia locale che la scultura verrà prelevata il 2 dicembre, alle 10.30. Il motivo? Palazzo dei Giurati non l’ha mai pagata all’artista dopo averla commissionata, ritenendo si sia trattato di una donazione, limitandosi nel febbraio 2018 a coprire solo le spese per la posa dell’opera, pari a 2mila 688 euro. Nel febbraio 2022 Ucchino ha chiesto alla Commissione straordinaria di liquidazione l’insinuazione nella massa passiva per la somma di 50mila euro, a titolo di compenso per la realizzazione della scultura, ma lo scorso 5 giugno l’organismo ha comunicato il diniego, ritenendo l’opera come dono dell’artista alla città per il G7; il 20 giugno Ucchino ha presentato osservazioni facendo presenti le modalità di conferimento dell’incarico di realizzazione dell’opera concordate con il sindaco del tempo, Eligio Giardina, gli amministratori allora in carica e alcuni funzionari dell’ente in una riunione in municipio, durante la quale erano stati esibiti gli elaboratori progettuali della scultura e allegata la proposta/offerta per un costo di 50mila euro. 

Il 3 luglio, però, è arrivato il diniego definitivo dalla Commissione ed è stata rimessa al sindaco l’attivazione delle procedure di rilascio dell’opera, considerato che non esistono atti formali di incarico per la sua realizzazione, nè impegno spesa o atti traslativi del diritto di proprietà. “Non ho mai manifestato la volontà di donare l’opera - ribadisce Nino Ucchino - e non ho mai sottoscritto con il Comune gli atti a ciò finalizzati, che sarebbero stati obbligatori. Non voglio però innescare un contenzioso, ma soltanto riprendermi ‘Molior’ e riportarla nel mio laboratorio di Savoca. Poi deciderò cosa farne”. La scultura, il cui nome è legato al verbo latino “costruire, edificare, mettere in moto”, venne installata e inaugurata a maggio 2017, a Capo Taormina, ma poi rimossa per motivi burocratici e contrasti con la Soprintendenza e ricollocata nelle immediate vicinanze a dicembre 2017, inaugurata a gennaio 2018 alla presenza di numerose autorità. Adesso l’addio definitivo a Taormina, a meno che l’attuale Amministrazione comunale decida di acquistarla formalmente rimediando all’incidente. Una storia che ripercorre quella di un’altra opera di Ucchino, “Alaluna” dedicata a Pier Paolo Pasolini, commissionata nel 1985 dal Comune di Zafferana Etnea e poi rimossa perchè suscitò polemiche, fin quando nel 1994 venne acquistata dal Comune di Sant’Alessio Siculo. 


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