Mercoledì 08 Maggio 2024
Finanziato con 10 milioni, è utile per la valorizzazione turistica di borghi e attività


Mandanici-Castroreale ecco il progetto della Panoramica dei Peloritani tra Jonio e Tirreno

di Redazione | 04/10/2022 | ATTUALITÀ

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L'attuale tracciato del collegamento

Un percorso panoramico lungo la catena dei Monti Peloritani, tra il versante jonico e quello tirrenico della provincia di Messina, attraversando il territorio di sei comuni. C’è adesso un progetto per la messa in sicurezza della strada panoramica “Castroreale - Monti Peloritani”,  prevista nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Città metropolitana di Messina per un importo finanziato di 10 milioni di euro di fondi Fsc 2014-2020-Area tematica 4 turismo e cultura – tema prioritario 4.3 valorizzazione delle risorse naturali – intervento strategico: valorizzazione risorse ambientali. Il Genio civile, su richiesta della Città metropolitana, ha convocato per il 12 ottobre, alle ore 10.30, la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto definitivo dell’intervento, redatto da professionisti esterni incaricati dall’ex Provincia, considerate le specificità dell’intervento, per supportare il gruppo di tecnici interni all’ente formato dall’ing. Anna Chiofalo (capogruppo), dal dott. Biagio Privitera (responsabile unico del procedimento), dagli ingegneri Carmelo Battaglia e Giacomo Russo e dai geometri Gaetano Maggioloti, Claudia De Benedictis e Sebastiano Mufale. Le principali opere previste in progetto consistono nella sistemazione del piano viabile, mantenendone le caratteristiche di percorso rurale, e degli attraversamenti idraulici, nella realizzazione di barriere laterali nei tratti più pericolosi e di opere di contenimento e bonifica di tratti di scarpate e consolidamento dei punti di tracciato franati. Il sistema viario di valorizzazione ed attraversamento nord-sud della catena dei Monti Peloritani tocca i territori comunali di Castroreale, Santa Lucia del Mela (versante tirrenico) e Casalvecchio Siculo, Furci Siculo, Pagliara e Mandanici (versante ionico) ed è attualmente costituto da viabilità provinciale agricola, per la maggior parte della sua estensione di tipo rurale, con fondo prevalentemente in sterrato e caratterizzato da assenza di opere di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, carenza di protezioni laterali e di opere di contenimento e consolidamento. Il percorso oggetto d’intervento progettuale è prevalentemente destinato ad uso agricolo-forestale.

Procedendo da Castroreale verso sud, il tracciato è costituito dalla strada provinciale 82/a fino a località Malasà, con piano viabile in asfalto, per poi continuare in sterrato lungo la strada provinciale agricola 42 Castroreale-Mandanici tratto “Castroreale – Portella Cardile”, che si innesta alla strada provinciale agricola n. 94 Mandanici-Castroreale tratto “Mazzuso-Portella Cardile”. La prima parte di quest’ultimo tracciato, snodandosi sul crinale principale dei Peloritani, costituisce un segmento del più noto “Sentiero Italia”, che nel territorio provinciale è costituito dalla strada di cresta che interessa la catena dei Peloritani da Portella Castanea, nel comune di Messina, a Portela Mandrazzi, nel comune di Novara di Sicilia, ex strada militare (77 km circa), già trasferita all’ex Amministrazione provinciale nel 1967, per proseguire poi sui Nebrodi e Madonie. Il tracciato di progetto, lasciato il “Sentiero Italia”, continua sul versante sud-orientale dei Peloritani per raggiungere la strada provinciale 25 e quindi l’innesto al ponte sulla fiumara Dinarini dove ha termine l’intervento.  Il percorso, inserito in un’area con estesi boschi ed a elevato pregio naturalistico, ha assunto una sempre maggiore valenza paesaggistico-ambientale e pertanto l’intervento di progetto proposto principalmente con tecniche di ingegneria naturalistica e materiali ecocompatibili, è stato ideato come “leva” per la valorizzazione dei borghi, lo sviluppo locale delle attività agrituristiche e silvo-agro-pastorali, senza trascurare il suo ruolo strategico in termini di protezione ed intervento in caso di incendio boschivo. Il tracciato ha uno sviluppo complessivo di circa 31 km e comprende siti d’interesse culturale ed archeologico e nicchie ecologiche di particolare interesse scientifico e paesaggistico (Castello di Margi, Pizzo Mualio, Pizzo Batteddu, Portella Cardile, Montagna di Vernà, Fiumara di Floresta, Tre Pizzi, Postoleone Particolare attenzione merita il placcone calcarenito che conforma il “Castello di Margi” e che costituisce una terrazza naturale sui Peloritani.


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