Giovedì 18 Aprile 2024
Alessandro D’Angelo subentra a Ketty Tamà. Martedì convegno nell'abbazia di Casalvecchio


Lions Letojanni-Valle d’Agrò, nuovo presidente nel solstizio d'estate

17/06/2016 | ATTUALITÀ

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Ketty Tamà e Alessandro D'Angelo

Il Lions Club Letojanni-Valle d’Agrò celebra nel solstizio d’estate il passaggio di campana, cerimonia di successione tra il presidente uscente, l’architetto Ketty Tamà, ed il presidente entrante, che sarà il dott. Alessandro D’Angelo. Il passaggio avverrà in occasione della seconda edizione del convegno “Miti, Sogni, Poeti, Pittori e Santi nella Valle d’Agrò-La riscoperta del Genius loci nel Solstizio d’Estate”, in programma martedì 21 giugno alle ore 17 nella basilica dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò di Casalvecchio Siculo. Anche quest’anno quattro tematiche rileggeranno in chiave mitica, onirica, poetica e religiosa la Valle d’Agrò, per rievocarne il “Genius loci”, ovvero lo spirito, il carattere, l'anima di un luogo emotivamente vissuto. Diversi i relatori e gli argomenti trattati nel corso del convegno. Santino Mastroeni, con la collaborazione di Carlo Barbera, illustrerà “...e L’Alba Illuminò i Semidei nella Valle”, un mito, un attimo della storia antica, otto anni dopo la morte di Giulio Cesare, in cui il tempo rimane sospeso nella Valle e la città di Phoenix, luogo dell’anima, ne è testimone: la notte prima dello scontro tra Ottaviano che si proclamava figlio di Apollo e Sesto Pompeo che si dichiarava figlio di Nettuno. Poi verrà presentato “Thesaurus Omnium Rerum”, un sogno del Lions Club Letojanni-Valle d’Agrò per rifondare la Biblioteca del Monastero e farla rivivere con parte del suo patrimonio letterario greco e bizantino, un immenso scrigno di preziosi manoscritti e codici miniati. Durante gli anni della decadenza, infatti, molti testi vennero venduti, ma immaginando un progetto in sinergia tra istituzioni ed associazioni presenti nella Valle, potrebbero tornare, almeno virtualmente. Storia, leggenda e coincidenze che intrecciano l'una all'altra saranno invece protagoniste nell'intervento di Filippo Brianni, “S. Alfio e Vicum Agrillae, Rincontrarsi Dopo Due Millenni”: nel XX secolo, infatti, a Scifì nacque una parrocchia ed i cittadini "elessero" quali Santi patroni Alfio, Filadelfo e Cirino, preferendoli a San Giuseppe, malgrado nulla sembri collegare il luogo ai Santi. Sapranno solo dopo che forse 17 secoli prima, tre ragazzi pugliesi passarono nella valle e dall'odierna Scifì, sostando nella mansio romana ancora oggi visibile a tratti nell’area degli scavi archeologici: i nomi di quei ragazzi erano Alfio, Filadelfo e Cirino, i futuri santi. All’interno della basilica casalvetina, su concessione dell’Arciconfraternita di S. Teodoro Martire di Casalvecchio Siculo, verrà esposta quale esempio di partecipazione attiva delle associazioni alla tutela ed alla promozione del patrimonio storico della Valle d’Agrò La Madonna della Cintola, opera del 1754 e firmata dall'autore Antonino Cannavò, sacerdote e procuratore della Confraternita di San Teodoro, restaurata nel 2001 su iniziativa della sede comprensoriale Archeoclub Area Ionica.


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